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Cristian Lullo, Infermiere, risponde alle Dieci Domande

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 03/12/2014 vai ai commenti

Dieci Domande

Risponde alle Dieci Domande CRISTIAN LULLO Infermiere c/o S.P.D.C dell’Azienda Sanitaria Locale Salerno, ubicato presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR. San Giovanni di Dio Ruggi d'Aragona - Scuola Medica Salernitana – Salerno

 

Pensare la nostra professione per la nostra professione: dieci domande agli Infermieri

Progetto di InfermieristicaMente: DIECI DOMANDE AGLI INFERMIERI

di Chiara D'Angelo

 Risponde Cristian Lullo

 

1)   Quali sono per te i problemi più rilevanti che oggi hanno gli infermieri?

I problemi degli Infermieri, nascono all’interno della nostra stessa categoria, che appare disgregata e disomogenea, tutto dovuto al modo diverso di pensiero, immagine e di formazione della nostra professione.

Poi ci sono le problematiche dovuti al sistema, problemi molto importanti a mio avviso sono: DEMANSIONAMENTO – DISOCCUPAZIONE - assenza IPASVI.

Praticamente sono gli stessi degli anni passati, quindi tocca a noi giovani far decollare la professione e acquisire lo status di Professionista della Salute.

 

2)   Come risolvere questi problemi, cioè con quali idee, proposte e progetti?

Campagne di sensibilizzazione, rivolte a far conoscere il Professionista della Salute (INFERMIERE) IPASVI e SINDACATI in questo dovrebbero essere più presenti e valorizzare la Professione.

 

3)   Quali soluzioni organizzative si dovrebbero adottare per mettere in campo una qualche azione collettiva?

Mettere in campo progetti innovativi, il futuro sarà sempre meno ospedalizzazione, promuovere validi progetti di assistenza domiciliare uno su tutti l’Infermiere di Famiglia.

 

4)   Quali iniziative collettive si renderebbero necessarie?

Sblocco del turnover, riconoscimento sociale ed economico, rinnovo del CCNL, riaggregare la classe Infermieristica in modo da seguire il modello Europeo che sta lì alla porta ad attenderci.

 

5)   “Unità, Progetto, Politica” per te cosa significano?

Sostituendo il termine Politica con qualche altro termine, rappresenterebbero un anello per raggiungere la perfetta affermazione della nostra Professione.

 

6)   Cosa pensi della proposta di organizzare gli Stati Generali degli Infermieri?

Un punto di partenza per gettare le fondamenta della nuova professione.

 

7)   Cosa si dovrebbe fare per prepararli adeguatamente?

Pochi obbiettivi ma temi importanti sulla questione Infermieristica, i membri dovrebbero essere Infermieri e devono portare avanti l’innovazione.

 

8)   Sintetizza in tre parole quello che chiederesti ai Collegi?

Abolizione del collegio IPASVI, istituzione dell’ORDINE degli Infermieri, rappresentare gli Infermieri, presenza, coerenza e formazione per avere professionisti sempre più preparati.

 

9)   Sintetizza in tre parole quello che chiederesti ai Sindacati?

Rappresentare attivamente il comparto Infermieristico: Presenza, Trasparenza, Azioni.

Su questo vedo NURSIND molto attivo.

 

10) Mi descrivi succintamente la tua idea di infermiere del terzo millennio?

Un Infermiere responsabile, autonomo, Infermiere prescrittore, Infermiere di Famiglia, Infermiere orientato all’innovazione e al cambiamento, in continua formazione.

In qualche stato tipo Australia, America, Inghilterra questo tipo di professionista esiste già da un po’ di tempo, spero che anche in Italia nel breve periodo si possa evolvere la Professione verso questi nuovi obbiettivi.

L’innovazione va vista come prospettiva di crescita della Professione e del Professionista Infermiere.

 

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