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Emergenza terremoto. La voce agli infermieri dell'emergenza: intervista a Gabriele Lani Infermiere.

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 26/08/2016 vai ai commenti

AbruzzoLe intervisteUmbria

Gabriele Lani, Infermiere Coordinatore del servizio 118 presso Azienda Unita' Sanitaria Locale N. 2 di Urbino e Delegato Regionale Marche per la Croce Rossa nelle attività sanitarie, ci racconto lo stato dei soccorsi e degli aiuti alla popolazione dei terremotati.

  • Gabriele a che ora hai ricevuto la chiamata di attivazione dei soccorsi:

A seguito della scossa sentita fortissimo anche da noi  ad Urbino sono iniziate le telefonate fra i delegati della CRI di protezione civile per capire dove e cosa fosse successo alle 4.30 della notte si è avuta la conferma e l'allerta di preparare equipaggi in pronta partenza e un mezzo con tende coperte e brandine per il personale, alle 6.00 è partita una nostra ambulanza con equipaggio di soccorritori alla volta di Ascoli il tutto coordinato dalla sala operativa provinciale.

  • Quale è stata la tua reazione:

Al momento della chiamata non avevamo idea della reale situazione i miei contatti con i dirigenti regionali per capire quali fossero le esigenze reali di personale sanitario sono stati continui dalla mattina, il 118 che ha inviato tutti i mezzi a disposizione sul posto non sembrava avesse bisogno di altri supporti, in virtù del fatto che il grosso degli spostamenti è stato fatto dagli elicotteri giunti sul posto, visto anche il problema di  viabilità e i tempi di percorrenza agli ospedali di accettazione. Tarda mattinata ci siamo organizzati per recarci alla Sala Operativa attivata ad Ascoli dove si svolgevano il coordinamento interforze della nostra regione.

  • All’arrivo sul posto avrai visto scene di distruzione e di morte, che sensazione hai provato:

La situazione sul posto era di devastazione, case e chiese distrutte o semidistrutte, squadre di soccorso che cercano persone ferite e intrappolate nelle macerie, ruspe, edifici sventrati, e gli abitanti che hanno passato le ultime ore della notte in strada con il timore di nuovi crolli,  e i numerosi volontari al lavoro per cercare di estrarre più persone possibili, non si avevano notizie certe di quanti fossero incastrati sotto le macerie la gente scampata dava indicazione su dove scavare e quanti mancassero all'appello.

  • Le persone del posto al vostro arrivo cosa vi chiedevano, di cosa avevano bisogno:

Nei luoghi colpiti dal terremoto si cerca di fare silenzio per ascoltare le voci delle persone intrappolate sotto le macerie e per liberarle. In poche ore è infatti stata attivata, anche grazie ai social network, una rete capillare fatta di iniziative destinate a fornire già nel breve periodo un aiuto concreto alle vittime (al momento si stimano oltre 265 morti, tra cui molti bambini. Inoltre si stanno allestendo degli "Spazi a misura di bambino" nei paesi più danneggiati. In questi luoghi sicuri, bambini e ragazzi potranno sentirsi protetti e ricevere il supporto necessario per elaborare il trauma appena vissuto grazie a educatori appositamente formati.

  • Quante unità di soccorso erano presenti:

I mezzi di soccorso impiegati ed impegnati della CRI Regine Marche sono numerosissime:

10 Ambulanze.

8 Ambulanze di tipo A.

1 Ambulanza di tipo B

2 Jeep Defender

2 Mezzi VM 90

1 Camion

2 Pulmini

2 Macchine.

Il personale invece:

60 circa tra Infermieri, Medici, Soccorritori ed Autisti. 

2 unità Cinofile.

2 unita con Drone.

Il personale presente sul posto della cri è quello inviato il 118 come dicevo dopo 24 ore dal sisma rientravo in Urbino restando in contatto con il coordinamento. Nelle prossime ore scenderò di nuovo per capire in ambito sociale e di assistenza quali sono eventuali richieste di personale sanitario.

  • Lancia un appello per coloro che intendono partecipare agli aiuti, sia fisicamente che materialmente.

Chiedo a tutto il personale volontario, e al personale sanitario in forza nei comitati di pazientare rispetto alla volontà di partire, le esigenze stanno mutando continuamente il personale necessario sul posto ora è minimo, in queste ore si deciderà come procedere per l'assistenza alla popolazione che resterà nei campi nei prossimo giorni pertanto date le vostre disponibilità ai comitati di appartenenza.

Per quanto riguarda la raccolta materiale si sta' approntando un centro di raccolta su Ascoli in accordo con la protezione civile appena avremo indicazioni precise le comunicheremo, al momento raccogliete materiale nuovo e non deperibile, sono preferibili donazioni economiche. Un appello è stato diramato nelle scorse ore dai sindaci dei comuni terremotati "Non mandate materiali o viveri, ne abbiamo già a sufficienza ora ci servono soldi per ricostruire".