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Precari ASL Lecce licenziati manifestano alla Prefettura. Scelte ingiustificate della Direzione Generale

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La Redazione
Pubblicato il: 21/11/2016 vai ai commenti

NurSind dal territorioPuglia

Questa mattina, sit-in di fronte alla Prefettura di Lecce, hanno manifestato compatti e numerosi i lavoratori precari della ASL, hanno ricevuto la notifica di preavviso di licenziamento dei contratti in scadenza il prossimo 31 dicembre. Sono circa un centinaio, per alcuni il licenziamento è già definitivo e altri dal prossimo mercoledì 23 novembre. Il NurSind segreteria di Lecce, Graziano Paolo Accogli con altri colleghi, insieme alle altre OO.SS. tra i promotori della protesta ha dichiarato ufficialmente lo stato di agitazione.

Una delegazione dei manifestanti composta dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dal Comitato dei Precari, è stata ricevuta in prefettura dalla Dott.ssa Beatrice Agata MARIANO Capo di Gabinetto e avviata la procedura di raffreddamento dei conflitti e conciliazione. La rappresentanza ha quindi formalizzato le proprie rimostranze in riferimento alle difficoltà riscontrate con la Direzione Generale nell’instaurazione di un proficuo dialogo sulle notifiche di licenziamento commissionate al personale precario.

Le richieste di un tavolo di confronto con la dirigenza dell’ASL sono state molteplici, ma non hanno avuto riscontro. Successivamente è stata indetta una ulteriore riunione per il prossimo mercoledì 23 novembre, avente all’ordine del giorno contratti in scadenza al 31/12/16. Un argomento parziale rispetto alla problematica globale, al contrario i dipendenti ribadiscono la disponibilità ad un confronto con l’azienda per portare a delle soluzioni concrete, a vantaggio dell’intera utenza sanitaria e dei lavoratori.

La delegazione ha notificato alla prefettura che le decisioni intraprese dall’ASL appaiono inadeguate alle reali esigenze dell’utenza, alla funzionalità delle singole unità operative dell’Azienda e incoerenti con le prossime novità normative che interverrebbero con la legge finanziaria in fase di adozione.

Secondo le OO.SS., L’ASL non può neanche addurre come motivazione valida, ragioni economiche finanziarie, perché i risparmi ottenuti dai licenziamenti non risolvono eventuali problemi di bilancio. Inoltre rilevano che l’attuale controversia, si colloca nella prospettiva del riordino della rete ospedaliera regionale, con ulteriori opportunità.

In conclusione dell’incontro la rappresentanza dei lavoratori, ha chiesto :

  • l’istituzione di coordinamento regionale per la risoluzione delle questioni delineate, che salvaguardi le specificità del territorio secondo principi uniformi ispirati al principio di equità.
  • Di sospendere le procedure di licenziamento e revocare quelle già in essere.
  • Di attivare al più presto una procedura di ricognizione della dotazione organica,che definisca i reali fabbisogni.
  • Di procedere all’indizione dei concorsi con la riserva di legge a favore dei precari aventi titolo.

La Dott.ssa Mariano ha assicurato che le osservazioni e istanze, saranno immediatamente poste all’attenzione del Prefetto e inoltrate alla Direzione Generale della ASL.

Un appello accorato di sostegno che i manifestanti, esasperati hanno rivolto oltre al Prefetto Claudio Palomba, anche al Sindaco Paolo Perrone e al Questore del capoluogo salentino.

Con la speranza che per i precari della sanità leccese, da anni al servizio e cura dei cittadini leccesi, il Natale e la fine dell’anno, porti i doni sperati e meritati.