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La risposta ai PS stracolmi. Inserire il case manager nella sanità della Regione Marche. Il progetto presentato dal Coordinamento Nursind Marche

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La Redazione
Pubblicato il: 19/01/2017 vai ai commenti

MarcheNurSind dal territorio

Il Coordinamento regionale Marche, ieri, ha inviato Al Governatore Regione Marche L. Ceriscioli, al Presidente Commissione Sanità  Dott. M. Volpini, alla Direzione Generale ARS Regione Marche Dott.ssa L. Di Furia e alla Direzione Generale ASUR Marche Dott. A. Marini una  importante proposta innovativa, realizzare un nuovo  modello assistenziale nelle Marche,  per la presa in carico del paziente anziano, il Chronic Care Model.

Titolo del progetto presentato, CARE MARCHE. La documentazione descrive la fattibilità e vantaggi conseguenti all’attivazione di ambulatori per il trattamento delle cronicità. In particolare si  propone l’istituzione della figura del Case Manager nei piccoli Ospedali  marchigiani, con l’avviamento di ambulatori per la presa in carico globale del paziente fragile, portatore di coomorbilità e la costruzione di percorsi condivisi con l’equipe multidisciplinare coinvolta nel processo clinico assistenziale per la cronicità.

Nella Regione Marche come in tutto il territorio nazionale sono emergenti e numerosi i bisogni delle persone in età avanzata, persone che presentano una complessità clinica/assistenziale, (30% di cittadini con almeno una malattia cronica, 4% non autosufficienti) con pluripatologie, comorbilità e incapacità funzionali nelle AVQ (Attività di Vita Quotidiane), che senza adeguato trattamento, incrementano le richieste di ricoveri in unità operative inappropriate che spesso esitano nel fenomeno delle cosiddette   “DIMISSIONI DIFFICILI”.

In Italia, con ottimi risultati ci sono sperimentazioni di nuovi modelli assistenziale di qualità,  ad esempio nella ASL di Lecce  il “Progetto Leonardo - Disease and Care Management”;  nella Asl BT con deliberazione del Direttore Generale n. 741 del 07/04/2016, istituiti gli ambulatori per la cronicità in tutti i distretti socio sanitari, con una dotazione iniziale di 2 infermieri (case manager).

La Regione Piemonte nell’ambito della programmazione dei fondi d’investimento Europei ha deliberato un progetto CO.N.S.E.N.SO,  per un periodo di 30 mesi, che si articola in 5 pacchetti di attività, i work packages (WP), nelle cinque aree regionali coinvolte: Piemonte, Liguria, Provenza, Slovenia e Carinzia. Il  modello centrato sulla figura dell’infermiere di famiglia e di comunità (di seguito IF&C), con funzione  di presa in carico e supporto della popolazione anziana, allo scopo di aiutare gli anziani a vivere autonomamente presso il proprio domicilio il più a lungo possibile,  prevenire le riacutizzazioni delle patologie croniche e ritardare il trasferimento nelle case di riposo.

Il modello CCM (Chronic Care Model) presentato alla Regione Marche è ben dettagliato nell’organizzazione di percorsi utili alla gestione delle patologie croniche ed è finalizzato a :

  • fornire risposte assistenziali precise e differenziate
  • ridurre ricoveri ripetuti ed accessi inappropriati al P.S.
  • riduzione della spesa farmaceutica
  • coinvolgere i pazienti nei processi assistenziali attraverso il più ampio accesso alle informazioni, il counselling e  il supporto all’autocura
  • ottimizzare l’uso delle risorse che incidono nel medesimo territorio
  • organizzare sistemi di follow-up che agevoli il controllo dei processi di cura, in particolare nel campo delle malattie croniche
  • promuovere l’empowerment e il miglioramento della compliance attraverso l’addestramento del paziente da parte dell’infermiere ad un autogestione consapevole.

I professionisti infermieri nelle Marche,  hanno già dato prova della loro professionalità e capacità di rispondere alle diversi bisogni assistenziali delle persone. Nei Comuni Marchigiani interessati dal riordino ospedaliero, ad esempio presso gli Ospedali di Comunità di Loreto, Osimo e Chiaravalle si è reso necessario attivare nel territorio forme di assistenza primaria in grado di offrire una risposta ottimale, in termini di efficienza, efficacia e gradimento, facilmente riconoscibile da parte del cittadino-assistito e dall’intera comunità.

Dopo circa 1 anno  dall’attivazione di questi ambulatori afferenti all’ASUR Marche area vs2,  è possibile affermare che le attività infermieristiche hanno determinato un impatto positivo sulla continuità assistenziale infermieristica per i pazienti dimessi sia dalle strutture dell’ASUR che di altre aziende ospedaliere ed una fattiva collaborazione con i medici curanti per le terapie parenterali e medicazioni varie su prescrizione .

Il Nursind Marche sulla scia di queste esperienze positive e in base alle evidenze scientifiche di studi internazionali ed italiani, con il fine di migliorare la qualità di vita e salute della popolazione, attraverso cure ed assistenza appropriate, contrastare il fenomeno degli accessi impropri nei dipartimenti d’emergenza e nelle unità operative per acuti e ridurre i gli sprechi di risorse economiche e sanitarie, chiede   di implementare i modelli assistenziali secondo il Chronic Care Model.

Il rinnovamento della sanità perseguendo l’eccellenza,  si realizzerà solo con la valorizzazione di tutte le competenze dei professionisti sanitari  insieme al  coinvolgimento di tutti gli “erogatori di cura e assistenza”.

Coordinamento Regionale NurSind Marche

Approfondimenti

 PROGETTO CARE MARCHE .pdf