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Crolla tutto. Ad Amatrice il poliambulatorio a Farindola (PE) l’hotel Rigoponti sul Gran Sasso

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 19/01/2017 vai ai commenti

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Ad Amatrice ieri è crollato anche il poliambulatorio provvisorio che era stato allestito dopo il tremendo sisma del 24 agosto scorso. La struttura composta da  moduli gonfiabili, era stato allestita dalla ASL di Rieti all’interno dell’Istituto Don  Minozzi,  e martedì con la bufera, non ha resistito al peso della neve, è franata durante la notte, senza fortunatamente procurare danni alle persone. Presto, la consegna del nuovo Punto di Assistenza Sanitaria (Pass), il 13 gennaio la ASL di Rieti ne aveva dato annuncio, dichiarandone la realizzazione entro 45 gg..

 Condizioni critiche in tutti i comuni vicini all'epicentro delle violente scosse avvenute nei mesi scorsi. Le intense precipitazioni neve di queste ultime settimane accompagnate dal gelo artico, stanno procurando ulteriori disagi, alle popolazioni delle zone di Marche, Lazio, Umbria colpite dal terremoto, che da ieri si è riattivato paurosamente. Molti case isolate, stalle e piccoli centri,  senza corrente elettrica, acqua e generi alimentari. Insieme al terremoto  i metri di neve incombono sulle pendici dei monti e rendono questi luoghi  pericolosi e inaccessibili.

In queste ore siamo tutti in trepida attesa di notizie positive sulla valanga occorsa ieri all’Hotel Rigopianonel comune di Farindola (Pescara), alle pendici del Gran Sasso, 30 persone disperse e 2 salvate. "L'albergo non esiste più. E' completamente distrutto". I vigili del fuoco parlano di una situazione drammatica. "La struttura - spiega Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili delfuoco - è stata investita dalla valanga, che l'ha oltrepassata, seppellendola. Ho visto materassi trascinati a centinaia di metri e questo fa capire quanto il cono di ricerca e di intervento sia ampio. Ci sono tonnellate di neve. E tronchi di albero e detriti ovunque".  In queste condizioni impraticabili, anche i soccorsi si muovono con molte difficoltà, le strade sono sommerse sotto metri di neve sono inagibili, la protezione civile, il soccorso alpino, le unità cinofile, i soccorritori sanitari del 118 e numerosi volontari, sono comunque arrivati questa notte e da ore lavorano senza sosta. Per ora, purtroppo sono stati recuperati 4 cadaveri, ma i vigili del fuoco ritengono che sussistano le condizioni per lavorare con la speranza di trovare altre persone ancora in vita.