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Ddl Lorenzin. Ancora dubbi sul riconoscimento di Osteopati e Chiropratici. No a sanatorie.

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 07/07/2017 vai ai commenti

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Ddl Lorenzin: ancora molte le questioni da affrontare, mentre viene rimandata la discussione sui Comitati etici e non si riesce a trovare un accordo sul percorso da seguire per l’annoveramento tra le professioni sanitarie di Osteopati e Chiropratici.

La discussione in merito all’istituzione dei Comitati etici ha subito oggi un ulteriore stop, l’emendamento del relatore Mario Marazziti (DeS), ha visto la contrarietà di M5S e Pd su alcuni passaggi come l’istituzione del Comitato Etico Nazionale presso l’Aifa.

Per il M5S, pur trovando corretta la posizione centralistica, l’istituzione di questo andrebbe fatta presso l’Istituto Superiore di Sanità. Mentre è scontro con il Pd sul numero dei Comitati etici territoriali.

Il relatore  si riserva dunque di riformulare l’emendamento ed intanto resta da sciogliere il nodo del riconoscimento di osteopatici e chiropratici tra le professioni sanitarie (articolo 4 ddl Lorenzin).

C’è un unico punto che vede tutti d’accordo, ovvero evitare una sanatoria.

Ma alcuni passaggi del disegno predisposto dal Ministro della Salute non sono chiari e convincenti.

Gli osteopati, così come i chiropratici, provengono da percorsi formativi molto diversi tra di loro. Il Ddl prevede che per essere riconosciuti come professione sanitaria, questi debbano essere in possesso di un titolo di studio universitario abilitante.

Questo creerebbe un grosso problema, ovvero, solo alcuni di loro verrebbero riconosciuti legalmente e i più resterebbero degli “abusivi” della professione.

Per questo il M5S ha chiesto l’intervento del Miur.

Nei due emendamenti presentati, uno per gli Osteopati ed uno per i Chiropratici, il M5S chiede che entro 6 mesi dall’entrata in vigore dalla legge, il Miur, tramite decreto, istituisca l’apposito corso di studi e ne definisca l’ordinamento didattico. Entro tre mesi dal citato decreto, tramite apposito accordo Stato-Regioni, si stabiliscano i requisiti per l’equipollenza.

Ed ancora entro 6 mesi dal decreto, il Ministero della Salute, individui la figura ed il relativo profilo professionale dell’osteopata e del chiropratico.

Si spera che entro fine luglio, prima della pausa estiva, si possa portare a termine la discussione in Commissione.

 

Ph credit: forexinfo, associazione Luca Coscioni