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Toscana. No al blocco delle assunzioni. NurSind: invitiamo l'Assessore Saccardi in corsia

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La Redazione
Pubblicato il: 10/10/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioToscana

Giannoni (NurSind): «Graduatorie bloccate fino al nuovo anno, metà del fabbisogno resta scoperto: circa 900 assunzioni contro 1737 infermieri necessari. Serve subito un confronto in Regione».

"Invitiamo l’assessore Stefania Saccardi a fare un giro nelle corsie, laddove turni massacranti, straordinari, ferie non fruite rendono il lavoro insostenibile".

Con queste parole Giampaolo Giannoni, Coordinatore Regionale NurSind della Toscana, sindacato delle Progessioni Infermieristiche, replica alla richiesta fatta dall’assessorato regionale alla Salute alle aziende sanitarie della Toscana “circa il blocco delle assunzioni fino alla fine dell’anno, per motivi di bilancio”.

«Dopo anni di blocco del turnover – sottolinea Giannoni – stavamo registrando una piccola ripresa dell’occupazione grazie ai concorsi aperti che hanno permesso l’entrata in servizio di molti colleghi.

Assunzioni indispensabili, considerata la grave carenza di organici, soprattutto infermieristici. Ma comunque insufficienti a coprire il fabbisogno totale dei servizi, pari a 1737 unità, contro le 950 assunzioni di personale infermieristico stimate dalla Ragioneria dello Stato per coprire i servizi minimi, quota peraltro ancora non raggiunta». «In altre parole, oltre la metà del fabbisogno di personale infermieristico resta ancora scoperta. Una situazione a cui non sfugge nessuna azienda sanitaria della Toscana e in cui è difficile garantire la sicurezza delle cure e dei servizi erogati al cittadino».

«La scelta della Regione – prosegue il Coordinatore Regionale NurSind – ricadrà inevitabilmente sui contratti a termine, incentivando ancora il precariato e l’impiego del lavoro interinale tra gli infermieri. In palese contraddizione con quanto fin qui professato.

La sanità toscana – conclude Giannoni – non ha bisogno di ulteriore instabilità, ma di garanzie. Non è possibile programmare il servizio su un orizzonte temporale di così breve termine. Chiediamo con urgenza un incontro in Regione».