Legge Gelli: Gli infermieri elaboreranno le Linee Guida sulla responsabilità professionale
L’organo di rappresentanza degli infermieri, l’Ipasvi, porta a casa una prima vittoria riguardo i criteri che dovranno essere adottati per rendere esecutivo il primo decreto applicativo della legge Gelli sulla responsabilità professionale. Un decreto importantissimo per tutti i professionisti sanitari in quanto stabilisce quali dovranno essere le società scientifiche idonee ad elaborare le Linee Guida a cui gli stessi professionisti dovranno attenersi per non essere accusati di colpa grave.
Sarà la Federazione Ipasvi , infatti, ad identificare quali associazioni infermieristiche siano rappresentative per poter contribuire all’elaborazione delle linee guida così come indicato dalla legge Gelli.
Lo ha comunicato in una lettera ufficiale lo stesso ministero della Salute , rispondendo alla alla presidente della Federazione degli infermieri, Barbara Mangiacavalli, che, immediatamente dopo la pubblicazione del decreto, aveva sottolineato l’impossibilità per gli infermieri di raggiungere la rappresentatività del 30% richiesta nel decreto.
Il 30% su un totale di 450mila iscritti all’Ipasvi, risultava essere, infatti, un traguardo difficile da raggiungere: impossibilità che avrebbe messo in pericolo il diritto degli infermieri di elaborare le proprie linee guida.
La Federazione, dal canto suo, dovrà farsi garante delle associazioni in base a un criterio di suddivisione per aree di competenze: area cure primarie - servizi territoriali/ distrettuali; area intensiva e dell'emergenza urgenza; area medica; area chirurgica; area neonatologica e pediatrica; area salute mentale e dipendenze.
Al fine di garantire a tutti gli esercenti delle professioni sanitarie la possibilità di elaborare le linee guida, il ministero della Salute stabilisce che potranno essere iscritte nell’elenco delle società scientifiche anche quelle che, pur non avendo il 30% di rappresentatività, abbiano però un' adeguata rappresentatività nella disciplina o area, settore di riferimento: di ciò si dovrà far garante proprio l’organo di rappresentanza degli infermieri.
A tal fine il ministero della Salute richiede, però. alla Federazione di favorire il più possibile l’aggregazione di società scientifiche o associazioni tecnico scientifiche appartenenti alla medesima area professionale.
Fonte:Qs