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Al via gli ospedali di comunità di Fasano e Mesagne: “Gli infermieri neanche citati” accusa il NurSind di Brindisi

Daniela Sardodi
Daniela Sardo
Pubblicato il: 02/11/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaPuglia

Ai nastri di partenza i due nuovi Presidi Territoriali di Assistenza (Pta) di Fasano e Mesagne. I vertici dell’Azienda sanitaria brindisina “snobbano” il cruciale ruolo assistenziale svolto, in questo tipo di strutture dagli infermieri, ma il NurSind di Brindisi non ci sta.

 

 

"Che non ci fosse la volontà politica ed istituzionale di riconoscere, una volta per tutte, il giusto valore della professione infermieristica ne avevamo già sentore. Una conferma arriva in questi giorni con la attivazione e la inaugurazione degli ospedali di comunità di Mesagne e Fasano", accusa Carmelo Villani segretario Territoriale del NurSind di Brindisi,  in una nota inviata alla direzione dell’Azienda sanitaria e diffusa alla stampa.

 

Carmelo Villani segretario Territoriale NurSind Brindisi

 

"Infatt,i mentre l’ultimo capitolo del decreto ministeriale 70 del 2 aprile 2015 regolamenta gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi agli ospedali di comunità nell’ambito del processo di integrazione ospedale territorio per garantire la continuità delle cure e dell’assistenza, affidando la gestione agli infermieri e l’assistenza medica ai medici di medicina generale o pediatri o da altri medici dipendenti o convenzionati, la Asl Brindisi – ribadisce Villani - nei propri comunicati non fa cenno e non nomina, nemmeno per errore, la parola infermiere, ma in contrapposizione valorizza e mette in risalto il ruolo centrale del medico di assistenza primaria". 

L’attivazione dei   due   Ospedali di Comunità, che utilizzano gli  edifici degli ex ospedali convertiti in Presidi Territoriali di Assistenza, rientra in un piano di riorganizzazione regionale che ancora una volta ha perso l’occasione  di dare  la giusta valorizzazione al  ruolo assistenziale dell’infermiere. La centralità dell’assistenza infermieristica è  ancora più evidente nel lavoro svolto in queste strutture sanitarie di degenza territoriale in quanto  riservate ai pazienti che, pur non presentando patologie acute, non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio.

Nonostante ciò, su tutto il territorio nazionale infuria la polemica sull’opportunità di una esclusiva gestione  assistenziale da parte del medico di medicina generale che, ad oggi, risulta  unico responsabile del processo assistenziale.

"E' così difficile passare da una visione medico-centrica, ormai anacronistica e fallimentare, ad una visione multi-professionale e multidisciplinare? Ci chiediamo quale sarà il nostro futuro nel sistema sanitario e poniamo alla base di tutto la voglia di riscatto della categoria, a fronte di una realtà quotidiana nella quale gli infermieri non vengono valorizzati, ma anzi mortificati nel proprio ruolo", conclude Villani.

I vertici dell’Azienda sanitaria brindisina hanno ancora  tempo  per fare ammenda e  per correre ai ripari, visto che i due ospedali  di comunità di Fasano e di Mesagne  saranno inagurati rispettivamente  il 3 novembre e il 6 novembre. La comunità infermieristica, non solo brindisina,  si aspetta che venga finalmente riconosciuto il peso del proprio ruolo nel processo assistenziale.

Fonte: Brindisi report

Ph: Brindisitime