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Milano. Infermieri lasciati "a piedi". L'ASST Fatebenefratelli Sacco non fornisce le calzature obbligatorie

Il NurSind, lancia un nuovo appello con lo scopo di permettere agli infermieri di svolgere la propria professione rispettando tutte le leggi in materia di antinfortunistica, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Servono le calzature idonee: e il personale se le deve comprare di tasca propria

Che gli Infermieri siano le "cenerentole" della Sanità Lombarda è una sensazione che aleggia da tempo. Ora, però, arriva la  conferma: gli infermieri sono lasciati letteralmente... a piedi. Nudi. Infatti, in alcuni presidi ospedalieri di Milano - nello specifico l'ASST Fatebenefratelli 
Sacco - gli uffici competenti non forniscono al personale sanitario le calzature obbligatorie, così come previsto dalle leggi in materia di antinfortunistica, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. 
"Dopo aver fatto tutti i riscontri del caso, a Noi risulta che durante le attività professionali la gran parte del personale sanitario indossi calzature non fornite dal datore di lavoro, poiché queste non sono mai state date in dotazione agli Infermieri, fatte salve eccezioni
antecedenti alla riforma del sistema sociosanitario lombardo" racconta Rosario Pagana della Segreteria Territoriale NurSind di Milano, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, e Responsabile per NurSind presso la ASST Fatebenefratelli Sacco.
"In particolare, la situazione è critica nelle degenze dei Presidi FBF Oftalmico e Macedonio Melloni. Per correttezza, devo riportare che la situazione è leggermente diversa, nonostante alcune difficoltà, per il personale dei Presidi 
Sacco e Buzzi". 
Aggiunge Pagana: "E' doveroso sottolineare l'importanza di dotare gli Infermieri di calzature adeguate, dato che si stima che un Infermiere in media percorra, attraversando corridoi e consumando letteralmente la propria corsia di appartenenza, tra i 6 e i 12 chilometri per ogni turno effettuato". 
Morale triste di questa favola, è che tantissimi professionisti sanitari assunti dalla ASST Fatebenefratelli Sacco hanno provveduto di tasca loro all'acquisto delle calzature necessarie per lo svolgimento della professione, anche se queste dovrebbero essere fornite. 
Richieste formali e risposte rassicuranti 
Da questa carenza oggettiva, è nata una richiesta formale a chi di dovere. "Abbiamo scritto all'amministrazione dell'ASST Fatebenefratelli Sacco, dopo aver effettuato una raccolta firme tra il personale sanitario dei vari Presidi, segnalando le gravi criticità in corso, e soprattutto chiedendo all'amministrazione di fornire al personale interessato, il prima possibile, le necessarie e appropriate calzature.
Non certo per capriccio, ma in quanto indispensabili per prevenire in primis gli infortuni sul luogo di lavoro" precisa Pagana. 
Dal canto suo, l'ASST, dopo alcuni solleciti, ha finalmente risposto con una prima comunicazione scritta alla segnalazione degli infermieri. La nota dell'ASST recita: "Presso il p.o. Sacco le calzature vengono acquistate secondo le richieste dei reparti. Al p.o. Fatebenefratelli,
invece, la procedura prevedeva la fornitura esclusivamente per il personale di Sala Operatoria. 
Trattandosi di una fornitura piuttosto numerosa, prossimamente l'Amministrazione procederà all'acquisto mediante le più opportune procedure di contrattazione.
Si specifica inoltre che il Direttore Uoc Provveditorato procederà a richiedere alla Direzione Medica di Presidio una ricognizione sullo stato delle calzature fornite in ogni reparto/servizio, al fine di programmare l'integrazione o la sostituzione delle stesse nell'arco di quest'ultimo periodo dell'esercizio 2017 e per la programmazione dell'anno 2018".Parole rassicuranti, resta da vedere se si trasformeranno in calzature nuove, per tutti.