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Solo infermieri tra i letti, niente medici. Un esempio di competenza e territorialità.

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 16/01/2018 vai ai commenti

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Genova. E’ stata inaugurata il 25 maggio dello scorso anno, è l’Area della degenza a conduzione infermieristica dell’E.O Ospedali Galliera.

Attivata in conformità con il DRG n.328 del 28 Aprile 2017, oggi a distanza di 6 mesi dall’inizio della sperimentazione, sono stati resi noti i risultati più che soddisfacenti.

Solo infermieri tra i letti, niente medici se non in caso di emergenza: una formula vincente, esempio di competenza da parte degli infermieri, modello di risparmio economico e di reale territorialità.

Non è il primo reparto a conduzione infermieristica, altri esempi, sono disseminati a macchia di leopardo nel territorio italiano, e sono da quando hanno visto la luce, terreno di scontro di infermieri e medici, dove questi ultimi più volte hanno recriminato, impropriamente, il furto delle competenze.

 

Cos’è un’ Area di degenza a conduzione infermieristica?

E’ una struttura (non ex novo, ma una riconversione dei posti letto già esistenti) intermedia tra il reparto ospedaliero per acuti e l’assistenza domiciliare, atta ad accogliere i pazienti che hanno bisogno di assistenza sanitaria.

Gli assistiti sono per lo più pazienti con patologie croniche, che hanno superato la fase acuta, sono clinicamente stabili, ma hanno ancora bisogno di assistenza sanitaria, che non possono ricevere a domicilio.

Di norma i posti letto sono 15/20 e l’intera area è a conduzione infermieristica, la cui assistenza è garantita 24 h su 24, insieme all’operatore socio-sanitario, mentre la responsabilità clinica è del medico di famiglia.

 

Quello degli ospedali Galliera è stato un esperimento più che riuscito, nei primi 6 mesi sono riusciti a liberare ben 1705 giornate di ricovero nei reparti di Chirurgia Generale e Epatobiliopancreatica, di Chirurgica Maxillofacciale, di Chirurgia Vascolare, di Malattie Infettive, Medicina Interna, Neurochirurgia, Ortopedia delle Articolazioni e di Degenza Breve.

I pazienti che vengono accettati sono clinicamente stabili e provenienti da tutti i reparti, tranne che da quelli ad alta intensità di cure, quindi da Rianimazione ed Utic.

I degenti vengono presi in carico dall’infermiere ed una volta dimessi dall’Area degenza infermieristica, si attiva il supporto domiciliare telefonico, durante il quale si continua a sostenere il paziente e si programmano le successive visite in ambulatorio infermieristico

Il modello verrà replicato anche all’istituto Brignole.

 

da Quotidiano Sanità.