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Spagna esecutiva a maggio la legge sulla Prescrizione Infermieristica

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 07/02/2018 vai ai commenti

AttualitàEstero

Quello che accade in altri paesi lascia sempre un velo di amarezza perché lascia intendere che l'ottenimento di risultati importanti sia possibile.

Da noi, qui in Italia, certi traguardi continuano ad essere una chimera, continuano a rappresentare un lumicino infondo a un tunnel che si sa quando è stato imboccato (1994) ma dal quale non si sa quando si uscirà. Il nostro tunnel somiglia infatti alla tela di Penelope e se di giorno qualcuno riesce a fare un passo avanti verso il lumicino, di notte una squadra di operai lo allunga di altri dieci. Una vecchia storia che affonda le sue radici nell'atavica disorganizzazione della categoria, mai capace di unirsi in una sola organizzazione rappresentativa dei diritti contrattuali e della tutela della figura professionale.

In altri paesi non esistono distinzioni. La categoria è unita, univocamente rappresentata e difesa nell'interesse collettivo dei professionisti e dei pazienti tanto da potersi sedere ai tavoli che contano ed ottenere riscontro a quelle rivendicazioni che per esempio NurSind reclama da anni e che hanno costretto alla proclamazione dello sciopero nazionale cui qualche collegio Ipasvi ha aderito convintamente chiedendo alla FNC Ipasvi di fare altrettanto, come mai avvenuto prima.

 

Dolors Monserrat e Manuel CascosSuccede allora in Spagna che il sindacato di categoria SATSE, guidato dal presidente Manuel Cascos possa sedersi a colloquio con il Ministro della Sanità dei Servizi Sociali e l'Uguaglianza Dolors Monserrat ed avere un impegno formale sull'applicazione della legge che prevede la “prescrizione infermieristica” e la pubblicazione del nuovo regolamento nel BOE (il corrispondente della nostra Gazzetta Ufficiale) entro il mese di maggio. La prescrizione infermieristica è stato un traguardo raggiunto con un accordo siglato il 24 ottobre scorso, dopo un percorso cominciato solo due anni prima. In Italia continuiamo solo a parlarne e bene vi abbiamo informato sulle vicende legate ai protocolli terapeutici previsti sulle auto infermieristiche del 118 e delle conseguenze legali che ne sono scaturite dopo la loro applicazione.

Sono bastati due anni di discussione in Spagna e a distanza di 4 mesi, i colleghi del SATSE possono già permettersi di andare a rivendicarne, ottenendola, l'immediata applicazione.

Ma non si è parlato solo di questo all'incontro con la Ministra. Cascos ha potuto infatti tornare a battere il chiodo su altri punti fondamentali tenuti ben a mente dall'organizzazione sindacale ottenendo impegni formali in merito al miglioramento delle condizioni di lavoro del personale infermieristico e fisioterapico, trovando ampia convergenza di vedute in merito alla carenza del personale che rappresenta sempre una questione di massima priorità.

Il presidente del SATSE ha proseguito sollevando la questione ben nota anche in Italia della sicurezza contro le aggressioni e la dignità del lavoro e dell'immagine dei professionisti. Dolors Montserrat ha affermato che si impegnerà nel tema attraverso la nascita di un Osservatorio femminile cui affidare il mandato di trovare tutte le possibili soluzioni per promuovere la fine dell'uso di stereotipi sessisti e denigratori che deteriorano l'immagine degli operatori sanitari.

Un racconto che non dovrebbe sorprendere insomma, un ministro che ascolta una categoria intera attraverso il suo rappresentante che prende impegni precisi sulle questioni aperte e mette in campo impegni fattivi. Tutto quello che non succede in Italia insomma dove prima di tutto c'è da ancora da costruire l'unità della categoria e quindi della rappresentanza.

La crescita di NurSind sembra essere una delle poche speranze rimaste perché ciò avvenga.

 

Andrea Tirotto

 

ph credits redaccionmedica.com