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Infermieri. Attacco social alla triade, esplode la rabbia. 5,30 euro la differenza di aumento tra un infermiere ed un operatore tecnico

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 25/02/2018 vai ai commenti

Contratto NazionaleEditoriali

L’onda dello sciopero non è destinata a fermarsi, e la rabbia continua a montare sui social.

Le pagine facebook della triade, Cgil, Cisl e Uil, sono state letteralmente invase da messaggi di disprezzo e di rabbia di chi contesta la firma di preintesa apposta al contratto Vergogna.

Un’ondata di protesta montante che ha spinto la Cisl a scrivere ai suoi referenti sindacali per lanciare l’allarme dopo che, leggiamo nel testo del messaggio di siamo venuti in possesso, “si sta scatenando un vero e proprio assalto alle nostre pagine, seguente alla firma dell’ipotesi di Ccnl Sanità pubblica”.

Continua il messaggio - Con i colleghi di Cgil e Uil, ci siamo accorti che la pratica è sistematica e diffusa anche sulle loro pagine.

Una guerra che dalla piazza si è adesso spostata sui social atta a portare alla luce quello che la triade ha avuto il coraggio di firmare.

La storia recente ci insegna che grazie allo sviluppo del web 2.0, non c’è più niente che resti celato.

Ogni malefatta, tutti i giochi di potere sono alla luce del sole e corrono sul web diventando virali.

La triade si aspettava forse un sonoro applauso per lo scempio che hanno firmato?

Avevano già cominciato a tremare a sciopero annunciato, quando velatamente minacciavano chiunque appoggiasse la manifestazione, hanno tremato quando in streaming hanno visto per la prima volta tutti quegli infermieri in piazza, e stanno tremando adesso perché forse cominciano a rendersi conto, che la rabbia dello sciopero non si è esaurito all’alba del 24 febbraio, la rabbia c’è, la rabbia persiste, ed è solo l’inizio di una profonda spaccatura tra sindacati confederali ed autonomi.

E se non fosse ancora chiaro, è bene che tutti sappiano cosa hanno firmato Cgil,Cisl, Uil ed Fsi.

La nostra condanna a morte. L’appiattimento della professione, che nonostante sia professione intellettuale e vanti adesso un Ordine, ha visto un livellamento dello stipendio a quello delle posizioni inferiori: l’aumento di un operatore tecnico in B1 a regime è di 82,10 euro mensili e quello di un infermiere in D1 è di 87,40 euro mensili con una differenza di soli 5, 30 euro mensili.

Ed ancora l’aumento a regime per un operatore tecnico in B4 è di 84 euro per un infermiere in D4 a regime è di 87,20 con una differenza di 3,20 euro.

Competenze avanzate, responsabilità, nessuna valorizzazione e carriere bloccate.

Ecco cosa hanno firmato, ecco perché la rabbia degli infermieri non si fermerà, ed è pronta ad esplodere con maggiore vigore.

 

 

 

da Quotidiano Sanità