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Storia di uno sciopero. Eleonora Checchi NurSind Modena

Ci siamo preparati, partiremo tutti al mattino molto presto per raggiungere Roma.

Ecco si parte, si sciopera, colleghi che chiamano continuamente, ma lo sciopero si farà? Non lo hanno revocato? me lo ha detto un sindacalista di una grossa sigla (per non fare acronimi riconoscibili) me lo ha detto il coordinatore, il collega. 

No ragazzi, lo sciopero è stato indetto da NurSind e Nursing up solo loro possono revocarlo. 
Ma c'è un incontro, firmeranno, non serve scioperare. Gli altri firmeranno, tu vuoi un contratto cosi? Ne abbiamo tanto parlato nei giorni scorsi, volete protestare? Lo strumento è li, pronto per essere usato e per permetterci di manifestare il nostro dissenso. 
Parli con un collega, amministrativo, non capisce, mi spiego, sommariamente, per chi lavora a turni e in assistenza il lavoro è differente, capisce e chiede, ma all' RSU posso votarti? Per ora si, il comparto unisce tutti, dall' idraulico all' infermiere, lavoro differente, stesso contratto, ha senso? Poco.
La sera a letto presto, nevica piano, attacco il mantra, canticchio, "... bomba o non bomba, noi arriveremo a Roma...".
Dall Aran notizia, le trattative continuano, anche durante la notte, ci sequestrano il direttivo ma noi non abbiamo paura, stiamo arrivando resistete!. 
Continua a nevicare, non si dorme, dobbiamo raggiungere la stazione, messaggi tra i colleghi, chi in pullman è partito prima, siamo in gruppo enorme in viaggio, la meta Piazza Santissimi Apostoli ore 10.
Nevica ancora, partiamo prima, spalo la neve davanti al cancello,  appuntamento con una collega arruolata la sera prima, un'altra ha disdetto perché la bambina ha la febbre. 
Piano piano, secondo collega e si va, piove, le strade sono praticabili, bene, parcheggio, coperto, questa sera dobbiamo tornare a casa. 
Incontro, ci si ritrova con altri, caffe,  foto al binario, c'è chi è già sul treno, un occhio ai social ci siamo anche noi, sono ancora all' ARAN, resistete arriviamo....
Roma, stazione, tiriamo fuori le bandiere, fischietti, allegria, foto! Coraggio si parte per la piazza, due chilometri, facciamoli a piedi. 
Piove, non ho l'ombrello, il pachistano fuori dalla stazione ne vende, bene. Armati di ombrello, bandiera a mantellina, zaini in spalla e si raggiunge la piazza. Si vedono bandiere, sono gli altri, la direzione è giusta! Si vede la piazza, bandiere dappertutto, un azzurro che si contrappone al grigio, facciamo uno squarcio azzurro nel nostro futuro che si prospetta grigio. Fischietti che suonano, bandiere che sventolano, musica e interventi, il profilo, si il profilo professionale! ci vogliono impedire di realizzare il nostro compito, lo vogliamo? NO! Se gli infermieri stanno male i malati stanno peggio!
Fischamo nei fischietti! sventoliamo le bandiere!
Il demansionamento, ci impedisce di fare il nostro lavoro, dobbiamo impedirlo! 
Fischiamo.nei nostri fischietti, sventoliamo le nostre bandiere! Continua a piovere, le bandiere sono fradice, le giacche sono fradice.
Fischiamo nei fischietti, sventoliamo le bandiere!
Non ci fermeremo. incontri i colleghi delle altre segreterie, siete arrivati finalmente, il viaggio in pullman è lunghissimo.
La parte economica, ridicola dopo 10 anni, non ci sono soldi, per gli infermieri non ci sono mai, che strano, eppure ci chiedono sempre più professionalità sempre più responsabilità, sempre più competenze, sempre a costo zero, senza finanziare niente, vogliamo un contratto dignitoso, che ci permetta di vivere invece ci costringono a fare sempre più straordinari, saremo sempre più stanchi, più arrendevoli... 
Fischiamo nei nostri fischietti sventoliamo le nostre bandiere.
L'inno nazionale, Fratelli d'italia, siamo noi fratelli che protestiamo per tutti quelli che non sono potuti venire, fratelli professionali, "l'Italia chiamò" l'Italia chiama, protestiamo per il nostro lavoro, per farlo meglio, per la cittadinanza che ha bisogno del nostro lavoro, fatto bene, con passione, con attenzione, con tempo, il nostro tempo! 
fischiamo nei fischietti, sventoliamo le bandiere!
Piove sempre di più ma non molliamo, sempre più fradici, siamo qui apposta, non ci fermerete, non ci ferma questo tempo, la pioggia, il vento, al neve!
La notizia, hanno firmato la pre intesa, le condizioni saranno quelle proposte, qualche modifica chiesta dai sindacati infermieristici, qualche piccola concessione per rendere meno brutale questo contratto, forse il peggiore mai firmato, per tutto il comparto ma soprattutto per gli infermieri.
Ci avete svenduto! maledetti non lo dimenticheremo!  solo i sindacati infermieristici non hanno firmato, volevamo trattare ancora, è troppo grande il divario tra quello che è chiesto e quello che è stato concesso! vogliamo un contratto che rispetti la nostra dignità!
Fischiamo nei fischietti e sventoliamo le nostre bandiere!
Si va via, ordinati, fermo un poliziotto, ho una curiosità, gli chiedo, siamo stati bravi? è stata una bella manifestazione?
Si siete stati bravissimi, avete ragione a protestare! una manifestazione nel rispetto delle regole, avete fatto proprio bene!
Siamo fradici, continua a piovere, le strade della capitale sono torrenti d'acqua, abbiamo freddo, mangiamo qualcosa di caldo e raggiungiamo al stazione, ce lo siamo meritato!
Torniamo in treno, stanchi infreddoliti, commenti e considerazioni, maledetti ci hanno svenduto, trapelano notizie sulle modifiche concesse, meno male hanno tolto la deroga alle 11 ore per consentire il recupero psicofisico. arriviamo, in ritardo, la neve colpisce anche il treno, arrivano notizie degli altri che tornano,si va a passo d'uomo autostrada bloccata non prendete l'autostrada per tornare hanno chiuso il casello vicino a casa tua!
arriviamo, recuperiamo l'auto nel parcheggio coperto, chissà come saranno le strade? piove tanto tantissimo la strada è conosciuta ma con questa pioggia ci si orienta poco, inizia di nuovo a nevicare, procediamo lentamente, stanchi, bagnati, infreddoliti, quello che potevamo fare lo abbiamo fatto, orgogliosi e determinati.
Siamo a casa, ci si scalda, si mangia qualcosa, si stendono i vestiti ancora fradici, le bandiere, bagnate in lavatrice, ci serviranno ancora per la prossima volta, perchè NOI NON CI FERMIAMO QUI!