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Infermieri. L’impatto dell’orario di lavoro sulla salute degli operatori sanitari ce lo rivela uno studio canadese

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 24/03/2018 vai ai commenti

Studi e analisi

Lo studio condotto in Canada, si propone di valutare l’impatto dell’orario di lavoro sugli infermieri, sulle ripercussioni sulla qualità di vita e sulla possibilità di commettere errori.

La componente straniera dello studio, presuppone una turnazione diversa da quella tipicamente italiana; in Canada i turni sono da 12 ed 8 ore, ma alla luce del nuovo contratto collettivo ed alla possibilità dell’obbligatorietà dello straordinario, potrebbe essere interessante conoscerne i risultati.

I turni di 12 ore sono quelli più comunemente utilizzate nelle strutture ospedaliere: da un po' di tempo è crescente la preoccupazione per l’impatto che le ore lavorate hanno sul benessere degli infermieri e sulla qualità delle loro prestazioni.

Allo studio hanno partecipato 28 infermieri divisi in due gruppi: 14 con turni da 12 ore e 14 con turni da 8 ore.

L’età media del campione è di 39 anni, il 57% donne, l’86% con lavoro a tempo pieno. Le unità operative dove prestano servizio sono quelle mediche/chirurgiche.

Le valutazioni sono durate 4 settimane e sono state fatte per mezzo dell’actigrafo(sistema diagnostico per lo studio del sonno), un diario del sonno ed un questionario.

La necessità è stata quella di comprendere in che modo i modelli di turno influiscono sul sonno, sulla salute e benessere dell’infermiere e sul processo decisionale clinico, e quindi sulla capacità di dare assistenza al paziente in sicurezza.

E’ provato che il lavoro ininterrotto ha conseguenze negative, in quanto interrompe il ritmo circadiano che, è responsabile del mantenimento della temperatura corporea, dei livelli ormonali e della pressione sanguigna.

A lungo termine, l’alterazione del normali processi biologici è associata ad un deterioramento della salute con lo sviluppo di patologie croniche.

Durata e qualità del sonno sono importanti, scarsa qualità e quantità di questi sono associati a deterioramento cognitivo, con l’aumento del rischio di infortuni e riduzione delle prestazioni.

Diversi studi riferiscono che la percentuale di incorrere in un infortunio è maggiore rispetto alla prima notte del +6%, del +17% alla terza notte, fino al + 36% alla quarta notte.

Ed ancora il rischio di incidenti aumenta del 15% nel turno pomeridiano e del 30% nel turno notturno, rispetto al turno mattutino.

Altri studi hanno preso in considerazione il lavoro turni e la riduzione delle prestazioni, evidenziando come responsabile l’interruzione dei ritmi circadiani.

Pochi invece gli studi, e da questo la necessità di portare avanti questa ricerca, che hanno preso in considerazione i parametri del sonno, qualità e quantità, come conseguenza negativa sulle funzioni cognitiva.

 

Risultati

Gli infermieri che lavorano su 12 ore hanno una qualità di sonno peggiore rispetto agli infermieri che lavorano su 8 ore.

Sono maggiormente pigri, soffrono di stanchezza cronica e rischiano di incorrere in infortuni sul lavoro o di sviluppare a lungo termine. Problemi di salute cronici.

Il parametro che non registra significative variazioni tra un gruppo e l’altro e la possibilità di incorrere in errori cognitivi, sembra non esserci stata nessuna relazione tra orario di lavoro e perfomance lavorativa.

Un risultato sorprendente, visto che numerosi ed autorevoli studi compiuti hanno invece sottolineato la correlazione tra orario di lavoro e possibilità di incorrere in errore.

Diverse ragioni avrebbero potuto dare questo risultato inaspettato, una fra tutte, il fatto che la rilevazione degli errori è stata elaborata su un auto-report, e quindi su una misurazione soggettiva.

 

risultati di questo studio pilota indicano che gli infermieri che lavorano turni di 12 ore dormono meno e hanno meno qualità del sonno rispetto alle loro controparti di 8 ore.

I manager infermieristici dovrebbero compiere uno sforzo maggiore per migliorare gli ambienti di lavoro, che una maggiore flessibilità del lavoro a turni, interruzioni regolari durante i turni, un luogo designato dove gli infermieri possono passare il tempo tranquillo al fine di ridurre l’affaticamento e programmare corsi di formazione continua su pratiche di sonno sano.

 

The impact of long work hours and shift work on cognitive errors in nursesAnn Rhéaume PhD, RN, Professor1 | Jane Mullen PhD, Professor2

School of Nursing, Université de Moncton, Moncton, NB, Canada2Department of Commerce, Ron Joyce Center for Business Studies, Mount Allison University, Sackville, NB, CanadaCorrespondenceAnn Rhéaume, School of Nursing, Université de Moncton, Moncton, Canada.Email: ann.rheaume-bruning@umoncton.caFunding informationUniversité de Moncton; Mount Allison University