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Il NurSind Calabrese scrive al Commissario Scura: basta ritardi nelle stabilizzazioni degli Infermieri. Situazione critica a Reggio e Catanzaro.

Giuseppe Romeodi
Giuseppe Romeo
Pubblicato il: 09/04/2018 vai ai commenti

Calabria

Con una PEC sottoscritta congiuntamente dal Coordinatore Regionale NurSind Calabria Vincenzo Marrari, dal Segretario Aziendale del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio C.  Natale Giovanni Scappatura e dal Segretario Territoriale di Catanzaro Domenico Bombardiero, il NurSind scrive al Commissario ad acta alla Sanità Ing. Massimo Scura ed ai Direttori Generali delle A.O. di Reggio e Catanzaro per sollecitare la stabilizzazione degli infermieri precari ai sensi dell'art.20 commi 1, 2 e 11 del DLgs 75/2017 (alias Decreto Madia). 

Di seguito se ne riporta integralmente il testo:

 

prot. SP 12 del 7 Aprile 2018

Al Commissario ad Acta
Tutela della Salute Regione Calabria
commissariatoadacta.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.it


e p.c. Al Direttore Generale
e p.c. Al Direttore Amministrativo
Grande Ospedale Metropolitano B.M.M
protocollo@pec.ospedalerc.it


e p.c. al Direttore Generale dell’AOU “Mater Domini” di CZ
protocollo.materdomini@postecert.it
direttore.generale@materdominiaou.it

 

Oggetto: SOLLECITO applicazione procedure di stabilizzazione previste dall’art. 20 commi 1 – 2 -11 del DLgs 75/2017 (alias Decreto Madia) per gli Infermieri rimasti precari in TUTTE le Aziende della Regione Calabria.


Gentilissimi destinatari in indirizzo, Spett.le Commissario, facendo seguito a precedenti lettere di sollecito relativamente a quanto espresso in oggetto, che questa Organizzazione Sindacale aveva inoltrato via PEC ai suoi Uffici nei mesi di Novembre e Dicembre 2017, riteniamo opportuno doverci nuovamente esprimere in merito.

Apprendiamo con soddisfazione che finanche a qualche giorno addietro, una parte, seppur
risicata, delle Aziende Sanitarie Calabresi (vedi ASP di Reggio Calabria, AO di Cosenza, ASP di
Catanzaro e AO di Crotone) ha provveduto a deliberare le stabilizzazioni secondo art. 20 DLgs
75/2017 degli Infermieri precari.


Ci risulta però difficile comprendere la posizione di alcune Aziende, che tardano a mettere in atto le stabilizzazioni, su tutte il GOM di RC e l’AOU di CZ.
Nella tutela degli interessi dei colleghi “stabilizzandi” ed ai fine di stimolare un Suo prezioso SOLLECITO alle Direzioni delle Aziende “morose”, è utile da parte della scrivente OS, ricordare alle stesse che la stabilizzazione dei Professionisti Infermieri precari, rappresenta non solo un vincolo di Legge, ma apporta alle Aziende stesse che la mettono in atto, un cospicuo risparmio sul budget legato al personale.

 

Non capiamo come mai, nonostante perpetue pressioni poste in essere dai nostri rappresentanti territoriali e stante la sottoscrizione condivisa di Protocolli Regionali tra sindacati ed Aziende, non sia ancora stato dato esito concreto alle ricognizioni del personale precario in possesso dei requisiti utili alla stabilizzazione, in maniera equa in tutta la Regione.


È nostro profondo convincimento che la carriera e le sorti dei Professionisti Infermieri non possano essere affidate alla “sorte”, e che per TUTTE le Aziende che non lo abbiano ancora fatto, ricorra l’obbligo di bandire celermente le ricognizioni del personale idoneo in possesso dei requisiti per la stabilizzazione ed i relativi Bandi affinchè si possa procedere in tempi brevissimi a concretizzare le assunzioni, prima che si instaurino eventuali blocchi da parte dei futuri Governi; scenario non augurabile, che si configurerebbe come una forte discriminazione nell’accesso al posto di ruolo, attribuibile alla lentezza burocratica di “alcune” Aziende, finora sorde a nostri solleciti e tardive nell’applicazione di una normativa che ormai è stata adottata dalla quasi totalità delle Aziende Sanitarie in Italia e grazie alla quale migliaia di colleghi Infermieri hanno finalmente conseguito la stabilità dopo anni di precariato storico.

 

Ci auguriamo vivamente di non dover assistere a simili scenari, ma di essere piuttosto testimoni di un celere fiorire di bandi di ricognizione e stabilizzazione, in maniera paritaria, in tutta la nostra Regione.
È nostro esplicito desiderio, infatti, far si che TUTTI i colleghi calabresi aventi diritto, possano essere beneficiari delle procedure di stabilizzazione.