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Aou Sassari primi arretrati dopo 11 anni di attesa

Andrea Tirottodi
Andrea Tirotto
Pubblicato il: 28/04/2018 vai ai commenti

NurSind dal territorioSardegna

 

Immaginate un'azienda sanitaria il cui atto di costituzione risalga al 2007. Facile direte e infatti fino qui nulla di complesso. Immaginate ora che venga il tempo di pagare la produttività. Facilissimo direte, certo ma l'azienda è appena costituita non è stato fatto l'atto aziendale, la pianta organica è ancora incerta. Direte voi, questione tecnica temporanea che al massimo sposterà la contrattazione di qualche mese. Di qualche mese......

Ieri 27 aprile 2018, dopo 11 anni dalla sua costituzione e dopo 11 anni di provvisori sporadici pagamenti di acconti, l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari ha liquidato la prima delle tre tranche di arretrati dovuti ad ogni dipendente. Si tratta di cifre da capogiro, una media di 6.300 Euro che dovrebbero essere saldati entro giugno.

Avete capito bene, è successo proprio questo, per 11 anni le cose sono andate così, senza un atto aziendale, senza una pianta organica e con il susseguirsi di collegi di revisori dei conti incapaci di districarsi nel dedalo di carte, assunzioni, deroghe alle stesse, contratti a tempo e quant'altro ha potuto rappresentare un ostacolo invalicabile. Basti pensare che la nuova direzione aziendale del dott. D'Urso e del direttore amministrativo Pescini, si è vista assegnare la "certificazione dei fondi contrattuali" quale obbiettivo prioritario del proprio mandato. "Un fatto che abbiamo ritenuto strano, una cosa che dovrebbe essere ovvia" dichiarava Pescini di fronte al prefetto con la segreteria NurSind Sassari che proclamava lo stato di agitazione. Non sapevano i nuovi Direttori Generale e Amministrativo quale babele avrebbero dovuto affrontare per arrivare allo storico risultato della certificazione dei fondi che va dato atto, è riuscita grazie alla persuasione nei confronti di Regione Sardegna costretta ad una delibera specifica contenente le interpretazioni contabili utili.

Non va però dimenticato che la pressione esercitata da alcune forze sindacali sulla questione è stata particolarmente incisiva. Pioniere di questa lotta è stato Slavatore Dettori della Fials che da solo ed intrepidamente aveva denunciato tutto agli organi competenti. Ma è grazie alla sinergia con NurSind che la partita ha avuto un'accelerata consistente per via di una denuncia alla corte dei conti che ha messo tutti alle strette. Si ricordano ancora le voci di qualche sindacalista tra i confederali che sosteneva che questa mossa avrebbe rimandato a chissà quando i pagamenti che per colpa di NurSind i lavoratori non avrebbero visto un centesimo. Poi altri autonomi hanno cominciato a ragionarci e a decidere di voler collaborare. Ma la spinta propulsiva è sempre stata della segreteria Territoriale guidata da Fausta Pileri che non ha mai mollato un attimo fino a portare gli infermieri in piazza in una manifestazione di cui si sente ancora l'eco, fallito il tentativo di conciliazione nanzi il prefetto.

Fiato sul collo che ha costretto l'azienda a tenere la certificazione dei fondi sempre in primo piano rispetto a tutto il resto mentre l'opinione pubblica veniva informata di quanto accadeva. Un lavoro costato molta fatica che alla fine ha pagato e per il quale finalmente i lavoratori possono fare un sospiro di sollievo.

 

Andrea Tirotto