Il servizio 118 è a rischio collasso, a lanciare l’allarme è il presidente nazionale del Sis 118, Società Italiana Sistema 118, Mario Balzanelli, che denuncia - Negli ultimi 7-8 anni, il sistema di soccorso salva-vita è stato smantellato.
In una nota diffusa in mattinata il presidente nazionale del Sis 2018 ha parlato di «inefficacia di visione da parte delle precedenti gestioni ministeriali riguardo la concezione del Sistema di Emergenza Territoriale 118 nazionale». «Si è ritenuto, a più riprese – ha affermato -, di smantellare, nel nome di innovazioni inesistenti, la concezione di Sistema salva vita, tempo dipendente, a disposizione, h 24, 365 giorni/anno, di 60 milioni di italiani, per cui si impegnano risorse risibili rispetto al volume complessivo della spesa sanitaria nazionale, chiudendo centri di responsabilità quali le Centrali Operative di questi sistemi ipercomplessi, scambiandole per meri Call Centers, per veri e propri rispondifici telefonici».
Un sistema quello del 118, disastroso da Nord a Sud e per ragioni diverse.
Negli ultimi anni è stato chiuso il 50% delle centrali operative.
E come tutto quello che riguarda l’Italia, l’autonomia di ogni regione ad operare in base alle proprie risorse finanziarie ha fatto sì che il decreto ministeriale del 2015, che prevede che sia garantito sui mezzi di soccorso un team di prestazione avanzata, in grado di fare una diagnosi immediata e di fornire una terapia urgente, per ogni 60mila persone, non sia applicato alla stessa maniera da Nord a Sud, succede quindi che al Nord su cento ambulanze solo 5 abbiano medico ed infermiere a bordo, e che al Sud ci siano medici ed infermieri, ma manchino le ambulanze.
Altra piaga del sistema è ancora la presenza nelle ambulanze di volontari e soccorritori al posto degli operatori sanitari.
“Volontari e soccorritori -continua Balzanelli- che hanno seguito corsi certificati di rianimazione e che non possono intubare, dare farmaci, insomma salvare la vita alla gente».
Si è completamente e volutamente dimenticata – ha aggiunto ancora il presidente del Sis 118 – l’opportuna e strategica dimensione provinciale dei Sistemi 118, sancita dal Dpr del 27/3/1992, peraltro tutt’ora in vigore, tarata sulla reale complessità di gestione capillare e più qualitativa possibile dei soccorsi a livello dei territori, delle centinaia di unità di personale assegnato, tra medico, infermiere e autista-soccorritore, delle risorse tecnologiche e di parco mezzi da governare».
da il Giornalettismo ed Ansa
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Renco Leone
E’ come togliere piano piano il gas al fornello acceso, prima o poi il fuoco su spegnerà. Mancano medici ? Mancheranno medici ? Una risposta che può venire solo dalla politica aumentando le borse di studio per gli specializzandi in medicina che purtroppo vedono solo il 50% dei medici impegnati nel logico proseguimento degli studi. I signori politici che poi non dicano di non sapere la situazione, e’ sotto gli occhi di tutti.
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Ernesta Piva
Quando la gestione di servizi di grande importanza come il salva vita passa dai veri tecnici ai politici incompetenti questi sono i risultati. Non hanno ancora capito che serve una vera coordinazione. Non si può vivere di sole statistiche sganciate dal valore umano.Sono le persone che mandano avanti i servizi e non solo i numeri.SVEGLIATEVI. O PERDERETE QUEL POCO DI UMANITÀ CHE ANCORA ESISTE.
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Sandro Bonacini
Sarebbe interessante completare gli articoli con le statistiche, tipo, il numero degli interventi e l'efficacia, insomma se effettivamente medico o ingermiere sono veramente indispensabili su tutte le chiamate.
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Angela Carniglia
Vorrei sapere come si puo' essere infermiere naturalmente stipendiato del118.Grazie
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leonardo Scarpellini
Vorrei fa presente che l'Italia degli anni '80 ha fatto scuola a tutta l'Europa per il servizio di soccorso (115-118) e che tutt'ora viene imitata per i protocolli dei Vigili del Fuoco. Un modo semplice e veloce ci sarebbe reintegrare il servizio di autolettiga (si chiama ancora così) dei VVF i mezzi sarebbero gestiti da un ente statale già abituato al soccorso e con l'integrazione di medici ed infermieri il gioco sarebbe fatto. Per quando riguarda le sale operative (112-113-115-117-118) penso che a breve sarà istituito il numero unico di soccorso europeo 112 e che andrebbe gestito con personale appartenente alle sale operative già esistenti, tale personale già formato in parte dovrebbe solo integrare la sua formazione nelle sue parti mancanti e soprattutto avrebbe già esperienza sul campo.I call-center 112 gestiti da cooperative di dubbia provenienza con personale senza esperienza hanno e stanno creando in Italia grossi problemi che rallentano la macchina dei soccorsi.La soluzione è veloce pratica e con poca spesa integrare una delle attuali Sale Operative (112-113-115-117-118) con il personale delle altre e formarlo su quello che sono carenti. Poca spesa massimo guadagno per il cittadino ma non per il POLITICANTE di turno.
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Paramed Paramed
Spesso per quello che vedo e che leggo, non capisco come non si possa arrivare a capire l'importanza di cambiare modo di pensare e quanta burocrazia ci voglia per attuare un progetto che tra l'altro porterebbe giovamento a tutta la cittadinanza. Il progetto di cui parlo naturalmente è sempre lo stesso ,e cioè quello di creare in Italia la figura del soccorritore professionale( riconosciuto in altri Stati evoluti col nome di paramedico EMT, soccorritore diplomato ecc.ecc.) Il soccorritore per la diversificazione di un servizio così importante quale quello appunto del 118, si trova ancora oggi a partire per codici verdi,gialli ,ma anche Rossi, è tutt'oggi lo stesso si trova difronte al paziente con le mani legate poiché poco formato, o comunque anche se capace di fare qualcosa non autorizzato dalla legge italiana, legge che a tutt'oggi vieta in certi casi di salvare vite umane. Per come è articolato il nostro sistema 118 infatti sappiamo bene che un ambulanza con soli soccorritori se le ambulanze medicalizzare o infermierizzare sono già occupate per altri interventi, viene impiegata per qualsiasi intervento che in quel momento solo dio sa che tipo di intervento può essere, può trattarsi di una patologia medica traumatica o di entrambe le cose, può trattarsi di un uomo una donna o un bambino. Gli "autisti soccorritori", chiamati erroneamente così da questo sistema italiano obsoleto, ( come se quando il carabiniere guida la volante venisse chiamato autista carabiniere o l'autista poliziotto) vengono impiegati in questo sistema ormai dalla nascita del 118 e inviati per qualsiasi tipologia di intervento o codice di gravita. Ci vuole poco per capire che tutte le ambulanze che si trovano sul territorio italiano regione per regione non possono essere medicalizzare o infermierizzare poiché la spesa sanitaria sarebbe improponibile e non realizzabile neanche a livello politico. Mi preme dire che la nascita del soccorritore professionale capace e abilitato a manovre come la somministrazione di fluido terapia mediante opportuno accesso venoso o lo stesso capace di saper gestire in maniera più incisiva le vie respiratorie, porterebbe solo a creare un servizio all'avanguardia e soprattutto porterebbe a non avere cittadini di serie "B" e cittadini di serie "A" magari soccorsi da un medico e infermiere. Le medicalizzate sono mezzi preziosi che dovrebbero essere sfruttate per cose veramente serie, invece oggi si assiste ad ambulanze con un medico che magari intervengono per un calo glicemico o un abbassamento temporaneo di pressione e mezzi di base che come dicevo sopra vanno a farsi l'edema polmonare o un IMA. Con una rete di soccorritori formati si potrebbe benissimo gestire o comunque stabilizzare emergenze di vario tipo come appunto cali glicemici o altro e sfruttare le medicalizzare per casi più seri. A tutt'oggi solo l'Italia non annovera tra le figure sanitarie il soccorritore professionale e questo nel 2018 e' vergognoso. Un soccorritore formato non ruba le competenze di nessuno ma è una forza aggiunta al valore degli altri attori impiegati in emergenza. In questo settore come sempre ripeto non può esserci una gerarchia di competenze poiché si creerebbero cittadini di serie A e di serie B. Ricordiamoci sempre che la persona soccorsa può essere nostro padre nostra madre o i nostri piccoli pargoli e sul territorio non per forza potrà arrivare una medicalizzata, ma un equipaggio fatto di soccorritori e a me personalmente non interessa che chi soccorre i miei cari sia medico infermiere o soccorritore ma che salvi una vita al mio caro. Meditate gente meditate, buona notte a tutti
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Tiziano Di giorgio
Il 118 ha solo la parola,ma alla fine è solo un giro di soldi e di interessi.come possiamo definirci infermieri 118 quando veniamo sottopagati,minacciati,ed umiliati sia da parte delle autorità competenti,sia dalla popolazione.secondo voi è normale percepire uno stipendio di 7.00 € a ora. Per 24 ore al giorno?a voi ogni considerazione.
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antonio buonpane
e sei fortunato in quanto in provincia di Caserta gli Infermieri percepiscono 4euro e 50 all'ora. Camorra
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