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Infermieri pronti ai nuovi concorsi? Ecco le Linee Guida Ministeriali

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 06/05/2018 vai ai commenti

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Pubblicate le Linee Guida Ministeriali sulle nuove procedure concorsuali nella Pubblica Amministrazione (allegata).

La direttiva n.3/2018 del Ministro per la semplificazione e la Pubblica amministrazione del 24 aprile 2018, definisce le modalità di reclutamento del personale delle P.A., requisiti di ammissione, le preselezioni, i titoli, le prove, le commissioni di concorso, la formazione della graduatoria. In sintesi alcuni contenuti.

In relazione alla professionalità da assumere, l’azienda sceglie la tipologia di concorso pubblico più appropriata tra:

  • Concorso pubblico per esami;
  • Concorso pubblico per titoli;
  • Concorso pubblico per titoli ed esami;
  • Corso-concorso;
  • Selezione mediante svolgimento di prove volte all’accertamento della professionalità richiesta

Il bando concorsuale dovrà rispondere ai criteri di celerità ed efficacia, che potranno essere realizzati anche con l’ausilio di sistemi automatizzati e forme di preselezione.

Previsto anche il Concorso pubblico unico, qualora le posizioni vacanti siano tutte collocate nella medesima regione. Modalità dei concorsi in forma aggregata, obbligatoria per le amministrazioni centrali e comunque consigliata per via della sua economicità e conformità all’applicazione uniforme di criteri di valutazione oggettivi, a tutte le restanti amministrazioni.

Gli adempimenti organizzativi gestionali concorsuali potranno essere esternalizzati, in questo caso la direttiva suggerisce all’amministrazione pubblica di cautelarsi da eventuali danni che possano derivare da inefficienze realizzate dall’agenzia esterna, ad es. presenza di errori nelle domande/risposte o da violazioni della privacy, ecc..

In alcuni casi le aziende pubbliche potranno anche optare per procedure concorsuali semi-aggregate, ovvero ad esempio, dato un bando di concorso pubblico unico, potranno esserci commissioni distinte, con requisiti di accesso differenti e relative graduatorie distinte.

Per il reclutamento di personale dirigenziale e/o di profilo elevato, come requisito di ammissione, potrà essere richiesta una particolare esperienza nella materia o nel settore, adeguatamente documentata e il titolo “Dottorato di ricerca”, restando libera la facoltà dell’amministrazione di valutarli all’interno del curriculum e degli altri titoli di studio posseduti.

Segnalata l’importanza di valutare le competenze linguistiche e informatiche anche con prove di esame, oppure nei bandi sarà possibile richiedere la certificazione di un determinato livello di conoscenza della lingua secondo sistemi di classificazione internazionali.

La preselezione è prevista nel caso di un numero elevato di candidati e dovrà garantire una selezione non solo centrata sulla celerità, ma secondo criteri di merito che privilegi i candidati in base alla loro effettiva capacità e preparazione. La preselezione dovrebbe garantire un numero di candidati selezionati proporzionato ad un multiplo del numero di posti messi a concorso. A questo scopo, è possibile prevedere di ammettere alle prove i primi classificati nella preselezione, oppure tutti quelli che superino un certo punteggio minimo.

Nel punteggio dei titoli, occorre evitare di escludere candidati meritevoli, in particolare quelli giovani, attribuendo un peso eccessivo ad esempio all’attività lavorativa svolta, per evitare questo rischio è possibile stabilire un punteggio massimo per determinati titoli. Nel caso in cui vi sia una riserva di posti per dipendenti della stessa azienda, si può prevedere un punteggio aggiuntivo favorevole per loro. I bandi potranno prevedere un limite al numero dei titoli da presentare per ciascun candidato, per non gravare eccessivamente la commissione dalla valutazione di numerosi titoli con scarsa significatività.

Le prove non dovrebbero essere eccessivamente scolastiche e nozionistiche, ma centrate a valutare competenze e conoscenze i ordine teorico o pratico con prove volte a superare problemi/scenari concreti. Le prove teoriche devono essere volte a verificare la capacità di fare collegamenti tra le varie conoscenze nelle materie per risolvere determinati problemi.

Il bando avrà la facoltà di prevedere un numero di idonei nella graduatoria, non superiore al 20% dei posti messi a concorso, con arrotondamento all’unità superiore.

L’applicazione delle linee guida da parte delle aziende pubbliche sarà monitorizzata dal Dipartimento della Funzione Pubblica da un sistema informativo nazionale: IL PORTALE DI RECLUTAMENTO.

Tutte procedure concorsuali nazionali saranno censite in un unico sito, al fine di consentire la facile consultazione ed accesso da parte di tutti. Uno strumento utile anche alle stesse amministrazioni, in quanto potranno condividere le graduatorie secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Negli obiettivi del sistema informatico la standardizzazione dei moduli di domande di partecipazione ai concorsi, la presentazione telematica delle istanze, lo sviluppo e creazione di utenze anche per gli stessi candidati, che con il loro medesimo consenso, potranno utilizzare medesimi titoli e documenti per più procedure concorsuali. 

 

direttiva_3_del_24_04_2018-Procedure concorsuali (1).pdf

 

Ph credit: tutored.me