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CCNL. Torna lo straordinario obbligatorio. Ecco il Testo definitivo del Contratto

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 22/05/2018 vai ai commenti

Contratto Nazionale

E’ stata apposta ieri la firma definitiva al CCNL 2016-2018 del comparto sanità.

Finisce così, nel peggiore dei modi, la più brutta pagina della storia dei lavoratori, quella che ha visto Cgil, Cisl e Uil, firmare la pre-intesa del contratto, in faccia agli infermieri, che quel 23 febbraio, sotto una pioggia incessante, numerosi, protestavano a gran voce, la loro contrarietà ad un contratto peggiorativo del precedente.

Finisce così, con l’incoerenza di molti e, la solida, incontrastabile, decisa coerenza del NurSind, che NON ha firmato un contratto abominevole, sostenendo quanto affermato dall’inizio di questa pagina nera della sanità.

Un contratto peggiorativo del precedente, sia nella parte giuridica che in quella economica.

Ribadiamo quindi in breve gli obbrobri di questo contratto:

 

  • l’elemento perequativo che compensa ai redditi più bassi il venir meno del bonus previsto dal Governo, termina al 31 dicembre 2018;

  • le indennità di turno in diversi casi non saranno più erogate (con conseguente perdita economica) perché è stata definita una soglia più elevata da quanto stabilito in molti contratti aziendali;

  • scompare il diritto alla pausa mensa per il personale che garantisce i servizi nelle 24 ore anche se lavora 12 ore consecutive;

  • compare l’obbligo di svolgere lavoro straordinario;

  • si precarizzano gli incarichi di coordinamento (capo sala);

  • si deroga al riposo minimo giornaliero;

  • si estendono le indennità di area critica ad alta funzione infermieristica al personale di supporto ma solo dove l’impegno richiesto è notevolmente inferiore rispetto allo stesso personale che lavora nelle aree internistiche o chirurgiche;

  • gli istituti contrattuali non sono esigibili in egual modo tra i dipendenti penalizzando soprattutto il personale turnista;

  • la valorizzazione della carriera professionale per il personale sanitario non può avere applicazione perché non c’è personale in servizio che ne abbia i requisiti (fatta eccezione per il personale di triage dei Pronto Soccorso).

 

Quello che maggiormente ci lascia allibiti, è la retromarcia compiuta ancora una volta.

Se, nell’errata corrige inviata dall’Aran, nemmeno un mese fa, lo straordinario, additato come elemento erroneo e potenzialmente ambiguo, veniva con un colpo di spugna cancellato, nella versione definitiva del contratto, firmata ieri, RICOMPARE, ed in versione peggiorativa:

 

 

 

Questo contratto lede la dignità dei lavoratori che dopo 9 anni hanno visto calpestare i propri diritti, hanno potuto costatare come l’arroganza e tracotanza del potere, abbiano, con superficialità, cancellato come se niente fosse, i diritti conquistati con le lotte ed il sangue dei nostri padri.

Un contratto che dà un calcio alla storia del lavoro e dei lavoratori.

 

 CCNL comparto SANITA' definitivo .docx