Dal cateterismo vescicale a quello periferico. Ecco tutto quello che non si dovrebbe fare. 31 le Raccomandazioni Fnopi
Una medicina Sobria, Rispettosa e Giusta, è questa l’essenza del progetto di Slow Medicine, al quale hanno aderito professionisti sanitari e cittadini.
“Fare di più, non significa fare di meglio”, è questo lo slogan sul quale si basano le 220 raccomandazioni emanate ed implementate nel SNLG dell'ISS come da legge 24/2017.
La legge 24/2017 sulla responsabilità professionale sanitaria prescrive che, in assenza di linee guida pubblicate nell’SNLG si faccia riferimento alle “buone pratiche clinico-assistenziali”, senza ulteriori chiarimenti e prevede che le società scientifiche e associazioni tecnico scientifiche italiane, previa iscrizione nel registro del ministero della Salute, costituiranno il corpus di Linee Guida dell’SNLG, dopo la verifica della qualità metodologica delle stesse da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, custode (e garante) dell’SNLG.
Il progetto Slow Medicine, si basa sull’assunzione di responsabilità dei professionisti sanitari nelle scelte di cura e sulla partecipazione dei pazienti e dei cittadini, e viene attuato attraverso:
• le raccomandazioni di Società Scientifiche e Associazioni Professionali italiane su esami diagnostici, trattamenti e procedure che, secondo le conoscenze scientifiche disponibili, non apportano benefici significativi alla maggior parte dei pazienti ai quali sono prescritti, ma possono, al contrario, esporli a rischi;
• il miglioramento del dialogo e della relazione dei medici e degli altri professionisti con pazienti e cittadini, perché possano essere effettuate scelte informate e condivise nell’ambito di un rapporto di fiducia;
• una diffusa informazione e formazione dei medici e degli altri professionisti sanitari;
• la messa a punto di materiale informativo per cittadini e pazienti;
• un’ampia condivisione con cittadini, pazienti e loro rappresentanze.
Sono Partner del progetto: FNOMCeO, FNOPI (ex Federazione IPASVI), l’istituto Change di Torino, Altroconsumo, Partecipasalute, la Federazione per il Sociale e la Sanità della provincia autonoma di Bolzano, l’Agenzia Regionale di Sanità della Regione Toscana, la società editoriale e giornalistica Zadig srl.
Sostiene il progetto anche il Sindacato Nazionale di Area Radiologica (SNR). Infine, condividono simbolicamente il progetto come Patrocinatori Slow Food e il Comitato delle Regioni e Province autonome per la sicurezza delle cure.
Il progetto “Fare di più non significa fare meglio - Choosing wisely Italy” è entrato a far parte del movimento Choosing Wisely International in occasione del suo primo incontro, ad Amsterdam nel giugno 2014.
Sono 31 le Raccomandazioni messe a punto ed emanate dalla Fnopi.
1. Non utilizzare il cateterismo vescicale in assenza di specifica indicazione. Se indispensabile,
attenersi alle linee guida in materia di scelta dei presidi, procedura di inserzione, gestione,
precoce rimozione ed educazione al paziente. AIURO
2. Non fare ricorso al cateterismo vescicale per la gestione dell'incontinenza o per l’esecuzione di
semplici test diagnostici. ANIMO
3. Non praticare cateterismo vescicale con presidi in lattice e a due vie, di calibro inferiore a 22 ch
per gli uomini e 20 ch per le donne, in pazienti con diagnosi sospetta e/o accertata di
macroematuria. AIURO
4. Non fare ricorso alla ginnastica vescicale (chiusura ripetuta del catetere) prima della rimozione
del catetere vescicale. (IPASVI- AIURO – ANIMO)
5. Non lasciare in sede qualsiasi tipo di catetere venoso (centrale, periferico, a breve, medio e
lungo termine) se non è più presente il problema per cui vi si è fatto ricorso. ANIMO
6. Non sostituire i cateteri venosi periferici ad intervalli regolari ma in base a valutazione clinica.
ANIARTI
7. Non sostituire dispositivi (nei bambini) senza avere prima verificato l’integrità cutanea. IPASVI
ped
8. Non utilizzare in modo improprio dispositivi di raccolta per stomie con placca convessa. (IPASVI
-AIOSS)
9. Non triturare e camuffare negli alimenti i farmaci prima di somministrarli a pazienti con
difficoltà di deglutizione e/o tramite SNG (Sondino Naso Gastrico) e/o PEG (Gastrostomia
Endoscopica Percutanea), se non specificato dalle indicazioni farmacologiche. ANIMO
10. Non fare ricorso abituale alla contenzione come strumento di gestione del rischio cadute.
ANIMO
11. Non eseguire aspirazioni endotracheali (attraverso una protesi ventilatoria) ad intervalli regolari
ma in base a indicatori precoci di ritenzione di secrezioni bronchiali. ANIARTI
12. Non sostituire ad intervalli regolari i circuiti del ventilatore meccanico per ridurre il rischio VAP
(Ventilator Associated Pneumonia). ANIARTI
13. Non utilizzare routinariamente presidi di protezione individuale (camici, mascherine, copricapo,
guanti,….) per l’accesso dei familiari nei reparti di terapia intensiva. ANIARTI
14. Non sostituire l’igiene delle mani con l’utilizzo dei guanti monouso non sterili. Utilizzare il
prodotto a base alcolica come prima scelta per l’igiene delle mani routinaria. ANMDO- SitI
15. Non utilizzare i guanti in alternativa all’igiene delle mani con soluzione alcolica per
l’esecuzione di manovre assistenziali prive di rischio biologico ed in particolare in presenza
di un paziente portatore di batteri multiresistenti agli antibiotici (MDRO). ANIPIO
16. Non utilizzare prodotti antisettici routinariamente in aggiunta o in sostituzione ad un
normale detergente nel bagno/ doccia pre operatorio. ANIPIO
17. Non applicare precauzioni standard ed aggiuntive nell’assistenza ad un paziente affetto da
un microorganismo “alert” multiresistente senza aver valutato la tipologia del
microrganismo “alert” multiresistente coinvolto. ANIPIO
18. Non mantenere l’isolamento precauzionale alla risoluzione dei sintomi nei pazienti con
diarrea da Clostridium difficile. ANIPIO
19. Non utilizzare in modo improprio sostanze chimiche per la detersione del complesso stomale.
IPASVI -AIOSS
20. Non utilizzare disinfettanti istiolesivi sulla cute integra nei soggetti anziani, allettati, con cute
fragile e/o compromessa. IPASVI -AIUC
21. Non mantenere routinariamente il digiuno pre-operatorio dalla mezzanotte antecedente
l’intervento chirurgico d’elezione. ANIARTI
22. Non eseguire la tricotomia pre-operatoria con rasoio a lama in previsione di un intervento
chirurgico (IPASVI -AICO)
23. Non effettuare la valutazione del dolore senza l’utilizzo di scale standardizzate nell’immediato
periodo post-operatorio. AIURO
24. Non rinnovare la medicazione del sito chirurgico nelle prime 48 ore dopo l’intervento in assenza
di complicanze. AIURO
25. Non sostituire la medicazione della ferita chirurgica prima che siano trascorse 48 ore
dall’intervento. ANIPIO
26. Non rinnovare le medicazioni avanzate poste su sito chirurgico complicato e/o infetto con
tempistiche differenti rispetto a quanto indicato dalle linee guida e dalle specifiche del
prodotto. AIURO
27. Non seguire protocolli di mobilizzazione e di cura delle lesioni da pressione (LDP) secondo
protocolli "standard" nel paziente morente. ANIMO
28. Non eseguire lo screening uditivo alla nascita ma almeno dopo 48 ore di vita in un centro nascita di 1°livello. IPASVI
29. Non riscaldare più volte il latte artificiale e materno prima di somministrarlo al bambino. IPASVI
30. Non riscaldare il latte a temperature inadeguate per evitare la decomposizione nutritiva e
conservarlo in maniera adeguata. IPASVI
31. Non utilizzare la contenzione fisica come prima scelta durante le procedure dolorose nel
bambino. IPASVI
da Fnopi