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L’infermiera uccisa negli scontri di Gaza. Razan, 21 anni, simbolo di una guerra senza pietà

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 03/06/2018 vai ai commenti

EsteroNarrative Nursin(d)g

Ieri hanno ucciso Razan Al Najjar, un’infermiera.

La foto che mostrava il camice insanguinato e l’inutile disperato tentativo di salvarla, ha fatto il giro del mondo .Razan la cui sola e unica colpa è stata quella di essere una palestinese, in un assurdo conflitto che si trascina dalla notte dei tempi.

Il 30 Marzo, i Palestinesi hanno indetto la Marcia del Ritorno, la manifestazione ha coinciso con la Giornata della Terra, che segna l’espropriazione da parte del governo israeliano di terre di proprietà araba in Galilea, avvenuta il 30 marzo 1976.

Perché la Marcia del Ritorno? L’obiettivo di realizzare è il “diritto al ritorno”, una richiesta palestinese secondo la quale i discendenti dei rifugiati che hanno perso le loro case nel 1948 possano ritornare alle proprietà della loro famiglia nei territori che attualmente appartengono a Israele.

 

Ci siamo svegliati un giorno per scoprire che le forze israeliane avevano preso d’assalto il nostro quartiere, costringendoci a lasciare le nostre case senza preavviso”, racconta a Middle East Eye, Fadila al-Ashi, un’anziana donna di 82 anni, che non desidera altro che tornare nella sua casa di Beersheba, che oggi appartiene a Israele.

 

Naturalmente Israele si oppone a qualsiasi ritorno di rifugiati su larga scala, dicendo che distruggerebbe il carattere ebraico del paese.

E così i soldati israeliani, che già hanno ucciso ragazzini inermi, invalidi, donne, uomini, fotoreporter armati solo di macchina fotografica, hanno cominciato a sparare ancora contro chiunque e, ieri hanno colpito un’ambulanza che portava soccorso, sparando su un gruppo di infermieri ed uccidendo Razan, 21 anni, che in quella Marcia, in questi mesi si era prodigata con generosità ed efficienza al soccorso dei feriti.

 

 

Razan, oltre ad essere una giovane donna palestinese, era un'infermiera, non un pericolo per i cecchini. E avrebbe dovuto essere protetta dalla IV Convenzione di Ginevra.

Per quanto questo mondo resterà a guardare?

Il Silenzio che si erige intorno a queste morti è un muro che va abbattuto.

 

 

Da Pressenza