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Ennesino caso di aggressione in Sicilia. A Niscemi (CL) paziente devasta il Pronto Soccorso.

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La Redazione
Pubblicato il: 19/06/2018 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioSicilia

L'uomo voleva essere ricoverato a tutti i costi. Al rifiuto del medico, ha rotto vetri e apparecchiature ed aggredito il personale. Immediatamente è stato sottoposto ad un TSO.

Quanto accaduto al Pronto Soccorso di Niscemi, sarebbe il dodicesimo caso di violenza che nell’arco di pochi mesi si è verificato nelle strutture sanitarie dell'isola.

Per fortuna solo tanta paura per gli operatori sanitari che erano presenti ed hanno assistito al Pronto Soccorso dell’ospedale Basarocco di Niscemi, alla furia del paziente con problemi psichiatrici.

Il Commissario Straordinario dell’ASP di Caltanissetta, Maria Grazia Furnari, nei giorni scorsi ha avviato subito l'iter affinché anche i Pronto Soccorso, ed i servizi dei piccoli ospedali come Niscemi, Mazzarino e Mussomeli, siano dotati di un servizio di guardia armata e di sistemi di videosorveglianza.

In merito all’accaduto, sono intervenuti il Segretario Aziendale NurSind, Salvatore Disca ed il componente del Direttivo Territoriale Francesco Ciancibella. 

"Esprimiamo la massima solidarietà nei confronti di chi ha subito la furiosa aggressione al pronto soccorso". 

"Da anni al Basarocco, lavoriamo in perenne carenza di organico, e da anni abbiamo denunciato la problematica agli organi preposti, - dicono dal NurSind - e sempre con maggiore frequenza si verificano fatti che sconvolgono l'equilibrio gestionale di questa struttura sanitaria, nella quale possono accedere al pronto soccorso persone con disturbi psichici, che difficilmente si riescono a gestire specie con il personale ridotto ai minimi termini".

"Ringraziamo pertanto il commissario straordinario Maria Grazia Furnari ed il direttore medico di presidio, Dott.Alfonso Cirrone Cipolla, - concludono - per l'immediata risposta nell'attivare il servizio di vigilanza e video sorveglianza, per fare in modo che tutto gli operatori sanitari del Basarocco possano sentirsi più sicuri nel luogo di lavoro".