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ASL Pescara. Soppressi due posti da Infermiere al Presidio Ospedaliero di Popoli. La denuncia del NurSind

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La Redazione
Pubblicato il: 05/07/2018 vai ai commenti

AbruzzoComunicati StampaNurSind dal territorio

I vertici aziendali con delibera n. 700 del 28 giugno 2018 hanno soppresso 2 posti di Infermiere istituendo al loro posto 2 Terapisti Occupazionali nel Reparto di Riabilitazione.

10 Infermieri anziché 18 che lavorano con enormi difficoltà e criticità e 2 OSS anziché 6 che lavorano solo di giorno.

Questo è quanto evidenziano attraverso una nota da Antonio Santilli, dirigente sindacale del NurSind al P.O. di Popoli.

Una buona organizzazione - afferma Santilli - vedrebbe gli OSS lavorare anche nel turno notturno considerato che i pazienti devono essere mobilizzati anche durante il turno notturno. 

Il management invece di incrementare il personale sanitario, - continua - in modo da poter dare ai pazienti una riabilitazione di qualità,  stà pensando solo il modo di cambiare le pedine a costo zero, questo in quanto non si ha la volontà che una Riabilitazione pubblica funzioni come si deve. Ma a favore di chi?

Tutto ciò ha dell’inverosimile.  Nessuna assunzione nel corso degli anni, in modo da sanare le carenze dovute dai vari pensionamenti che ci sono stati, e come per magia si trovano i soldi (i misteri della sanità Abruzzese) per dare in appalto le ambulanze per le emergenze. 

Attualmente per questo servizio si spendono circa 15 mila euro al mese per postazione, - sottolinea il NurSind - mentre il personale autista della ASL è stato ridotto ad effettuare solo trasporti ordinari giornalieri con perdita economica, considerato che non lavorano più nei turni notturni e festivi.

Inoltre con la scusante che le liste di attesa si sono allungate, causa rinnovo dei macchinari, il management ha deciso che per risolvere questa situazione l’unica cosa da fare è rivolgersi alle cliniche private convenzionate.
Vorremmo a tal proposito una spiegazione logica e valida, visto che  osserviamo che vengono spesi milioni di euro per appalti con i privati.
L’intenzione di questa ASL, - conclude Santilli -  ma anche della Regione è forse di privatizzare la sanità pubblica?
Se è questo quello che hanno deciso di attuare che abbiano anche il coraggio di dirlo, senza nascondersi.