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ASL Città di Torino. L'evoluzione dell'Infermieristica nel trattamento breve in Psichiatria

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La Redazione
Pubblicato il: 14/07/2018 vai ai commenti

AttualitàNursingPiemonte

Il DSM della ASL Città di Torino, ha avviato nel mese di Giugno 2017 la sperimentazione su un area cittadina di 250 mila Abitanti il Progetto denominato, “Accoglienza - Trattamenti Brevi e Psicoterapie”. 

Il progetto nasce da due convinzioni che nell’equipe di lavoro hanno trovato spunto di cambiamento dei paradigmi classici della “presa in carico”.

La prima convinzione è stata quella che una equipe dedicata a dare risposte ai bisogni della nuova utenza in psichiatria fosse in grado di orientare i percorsi secondo reali riferimenti di Appropriatezza Clinica /assistenziale.

La seconda è stata la volonta’ di strutturare questa risposta allestendo una vera Equipe Multidisciplinare dove il fattore Tempo prepotentemente potesse intervenire sui paradigmi delle singole Professioni.

La scelta multiprofessionale della tipologia di Servizio rappresenta a nostro avviso la peculiarità principale rispetto alle altre realtà messe in campo nel panorama italiano in questo settore.

Tutti i nuovi utenti che necessitano di una visita Psichiatrica/Psicologica vengono indirizzati al Servizio A.T.P il quale , per ognuno , predispone una “Presa in cura” ed un percorso che deve “in un tempo ragionevole” essere portato a termine verso le  3 uscite principali: 

1) La consulenza Breve: M.M.G.  (Medico di Medicina Generale)

                                      Altro Percorso Specialistico

                                      C.S.M

2) L’assunzione in cura temporanea (max.6 mesi) M.M.G

                                                                              C.S.M

Di particolare efficacia si è dimostrata l’applicazione di competenze Allargate/Avanzate da parte della Equipe Educativa ed Infermieristica che in sinergia interviene durante la fase di Triage della domanda. 

Attraverso il colloquio Infermieristico/educativo i professionisti sono in grado di rimodulare ed eventualmente riorientare la domanda del cittadino verso il percorso più appropriato anche negoziando con i medici di base la natura della richiesta.

Nei casi più complessi infermiere ed educatore allestiscono una fase di monitoraggio anche nel tempo che intercorre dalla 1° visita Clinica.

Le due figure professionali entrano inoltre in gioco nei percorsi di cura a breve termine con interventi sia di “assessment” che di supporto intensivo di breve periodo.

La parte clinica viene assicurata da Medici Psichiatri e psicologi sia attraverso interventi individuali  che con terapie di gruppo

Attraverso una media di circa 100 contatti al mese la S.S.C. ATP  ha potuto elaborare nel Maggio di quest’anno il primo report esaustivo in occasione del Millesimo contatto.

Di tale report vengono riportati alcuni focus:

 

 

 

 

 

 

 

DATI ANAGRAFICI : l'età media dei nuovi utenti è di 49,1 anni con una distribuzione molto eterogenea da 18 a 91 anni.

Distribuzione per fasce di età:  18 - 25 anni = 11,5 %

                                                 26 - 40   "      = 20,2 %

                                                 41 - 65   "      = 48,8 %

                                                 over 65   "     = 19,3 %

Sesso: Donne   il 60,5 % delle persone giunte in ATP. 

           Uomini  il 39,5 % delle persone giunte in ATP. 

Si osserva come il divario tra i donne e uomini si realizzi con l'avanzare dell'età di accesso.

Troviamo una distribuzione così composta nella fascia 18 -25  (donne 49,5%  - uomini 50,5%)

per poi arrivare a questa distribuzione negli over 65 (donne 72,8%  - uomini 27,2%) 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si evidenzia come circa cittadini su 7 ricevono una Risposta Appropriata senza Accedere ai Centri di Salute Mentale

La Struttura Semplice Dipartimentale “Accoglienza - Trattamenti brevi - Psicoterapie ha trovato applicazione nell’atto Aziendale dell’ASL Città di Torino, che ne prevede l’apertura in ognuno dei 4 grandi Distretti Cittadini.

(elaborazione dati Infermiere Coordinatore Alessandro Serio).

"Indirizzare l'utenza, collaborare attivamente con il territorio e i medici di medicina generale è fondamenta per poter dare risposte rapide e soprattutto appropriate ai cittadini". Commenta Francesco Coppolella, Coordinatore Regionale del NurSind Piemonte.

"Gli Infermieri sono fondamentali in questo percorso che li vede indispensabili anche nel poter e saper monitorare i percorsi con un supporto al paziente/utente".

"Auspichiamo che i servizi che vadano in questa direzione, anche in altri settori, continuino ad essere potenziati, - conclude Coppolella - poichè la figura infermieristica è fondamantale per la crescita e lo sviluppo del nostro sistema sanitario"