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Infermieri a rischio patologie muscolo -scheletriche. I video con gli esercizi posturali da eseguire a casa

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 18/07/2018 vai ai commenti

Contenuti InterprofessionaliNursing

 

di David Segni

 

Il lavoro infermieristico è probabilmente una tra i pilastri imprescindibili dentro un ospedale, una rsa, o un qualunque presidio. Purtroppo nonostante la crescita professionale negli ultimi anni sia stata molto grande, ed esponenziale, succede spessissimo che gli infermieri sono ancora spesso schiacciati da amministrazioni che impongono turni di lavoro non sempre corretti, insufficienza di personale per reparti che avrebbero bisogno di maggior numero di infermieri, e assenza di aiuti per la normale attività giornaliera.

 

Succede allora che il fisico di un infermiere Giovane sia comunque stressato, ma riesce in qualche modo a supplire alla fatica, proprio in virtù dell’età, ma il professionista che ha alle spalle anni e anni di lavoro in corsia, con magari anni senza conoscenza approfondita delle problematiche legate alla movimentazione dei carichi ad esempio, che arrivi ad avere davvero tanti dolori e infiammazioni, talvolta che limitano la sua attività in corsia.

 

Nel mio studio Mdm Fisioterapia ho seguito con successo tanti casi di colleghi infermieri che lavorando nell’ospedale Fatebenefratelli che si trova a Roma proprio vicino il mio studio, usufruiscono spesso dei miei interventi e del mio staff.

 

Le Problematiche che si presentano più frequentemente sono sempre su 4 distretti:

  • Cervicale
  • Lombare
  • Gomito
  • Piedi

 

 

Queste aree se ci si pensa con attenzione sono quelle che sono sovraccaricate, da sollevamento di pesi o uso improprio di mobilitazione di carichi.

 

Analizziamo uno per uno i tratti e proviamo a fornire qualche semplice consiglio per aiutare il nostro collega.

 

Tratto cervicale

La colonna cervicale è una zona che va incontro facilmente ad artrosi, in quanto nel sollevare pesi e pazienti, si carica molta tensione muscolare e il primo sintomo che si accusa in questo tratto è una rigidità muscolare oltre alla presenza di contratture muscolari che limitano i movimenti. Assicuro che se protratto per molto tempo tale condizione crea un terreno fertile per la comparsa di patologie più serie come appunto ernie e protrusioni discali che possono davvero rendere la vita difficile ad un infermiere (tant’è che spesso si richiede lo spostamento in reparti meno “fisici”).

 

Per prevenire questo genere di problemi, credo che sarebbe molto utile dedicare 5 minuti prima di iniziare il turno e alla fine delle giornata nell’eseguire alcuni esercizi di mobilizzazione e allungamento muscolare che di fatto preservano l’escursione articolare e preparano allo sforzo fisico il tratto cervicale del professionista.

Questa serie di esercizi potrebbero fare al caso vostro dedicando appunto pochi minuti prima di iniziare il turno e dopo:

https://youtu.be/Rvv8pOEADYo

 

Tratto Lombare

Ancora più del tratto cervicale la maggior parte degli infermieri soffre di dolori lombari. Anche qui le cause possono essere davvero molte e non essendo questa la sede per approfondire singolarmente tutte le possibili cause di lombalgia, credo sia corretto cercare una serie di soluzioni che possano alleviare i fastidi.

È comunque molto importante capire la causa del dolore, magari facendosi seguire da un medico del reparto, per inquadrare maggiormente e più direttamente la problematica, proprio per non perdere tempo e non peggiorare la patologia.

Secondo le ultime evidenze scientifiche pubblicate anche su riviste scientifiche come questa:https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25838337

Pensare di bloccare i movimenti è assolutamente sbagliato, e anzi espone il paziente a nuovi episodi di lombalgia.

Diverso è cercare di ridurre il dolore, magari con terapia fisica come la tecarterapia (che puoi approfondire su questo articolo di mdm fisioterapia), Laser, ipertermia, Tens, ecc ecc  e successivamente iniziare un lavoro di rinforzo dei muscoli del core (muscolatura addominale ad esempio) e un lavoro propriocettivo per insegnare al paziente in maniera automatica ad utilizzare i giusti muscoli con una giusta sequenza di movimento.

Consiglierei pertanto nella prima fase esercizi di stretching come questi:

https://youtu.be/9f1Y4OV3QlA

 

E solo successivamente tentare di rinforzare il Core, mediante questi pochi esercizi da eseguire ogni giorno:

https://youtu.be/xG636AAqq8g

 

Gomito

Il gomito, intesa come articolazione intermedia tra mano e spalla, è spessissimo vittima di infortuni, sia di natura traumatiche che dovute a stress.

La patologia più temibile è sempre l’Epicondilite o Gomito del tennista. L’infiammazione è legata ad uno stress eccessivo a carico dei muscoli epicondilari, estensori del polso e  guardacaso, è molto frequente in persone affette anche di problematiche a carico del tratto cervicale discusso prima). È davvero molto fastidiosa e in moltissimi casi molto difficile da curare. Non è chiaramente possibile annullare il rischio di incorrere in questo dolore al gomito, ma con una corretta gestione della cervicale, e una serie di esercizi di stretching e rinforzo di questi muscoli, si potrà allontanare una epicondilite lieve. Nei casi ormai conclamati invece si potrà optare per la terapia ad onde d’urto che rappresenta il Gold Standard nel trattamento di questa patologia.

Ecco una serie di esercizi interessanti:

https://www.youtube.com/watch?v=uFNhlBR-Ae0

 

Piede

Anche il piede può chiaramente essere vittima di dolori molto fastidiosi come Tallonite, fascite plantare. La causa più frequente è un problema di appoggio di natura posturale, a cui si aggiungono problemi di sovrappeso, e sopratutto calzature.

 

Proprio le calzature sono forse il motivo di insorgenza del problema ad un infermiere. Noto in reparto Zoccoli ormai sformati, e consumati, scarpe da ginnastica comprate alla bancarella o comunque non di qualità.. tutte condizioni che se si sommano alle altre concause possono scatenare dolori al piede. Così come per l’epicondilite anche il piede quando subisce un processo infiammatorio potrebbe necessitare di molte cure anche nel tempo. Il primo aspetto è indagare con una rx, per essere più precisi. Ci vengono in aiuto anche qui le onde d’urto, e una serie di esercizi che se eseguiti ogni giorno possono davvero alleviare il problema.

https://youtu.be/LkpYzIJCt1g

 

Conclusioni

Nonostante i turni, e gli impegni, esorto i colleghi infermieri a prendersi cura del proprio corpo ricordandosi che il dolore è un campanello di allarme che serve appunto al corpo quando da solo non riesce a risolvere una determinata problematica. Cerchiamo pertanto di individuare le aree in cui siamo carenti e cerchiamo di conseguenza soluzioni facili da realizzare ma altamente efficaci.