Iscriviti alla newsletter

In Lombardia mancano 3000 infermieri. NurSind Brescia lancia l'allarme

A parlare ai microfoni Telecolor Greenteam è Alfonso Caruso, segretario territoriale NurSind Brescia, il suo tono è perentorio e non lascia margine di errore: "in Lombardia mancano 3000 infermieri".

Una situazione insostenibile, aggravata dall’arrivo delle ferie estive, che mettono a dura prova gli ospedali bresciani.

Una politica sanitaria di tagli alle risorse finanziare ed umane ed il blocco del turnover sono responsabili di paralisi in cui riversa la Lombardia.

La carenza di organico non garantisce più la sicurezza del paziente che è invece assicurata dal giusto numero di personale infermieristico, così come evidenziato dallo studio RN4Cast.

L’Università di Genova, con l’interessamento in prima persona della professoressa Loredana Sasso e del suo team di colleghi, grazie al contributo fondamentale di Nursind quale partner finanziatore, ha esteso lo Studio agli ospedali italiani, coinvolgendo nella ricerca 13 regioni, 40 ospedali, 292 unità di medicina generale e chirurgia, 3716 pazienti e 3667 infermieri.

Dalla analisi dei dati raccolti durante lo studio, i risultati che emergono non sono certo confortanti per la situazione dell’assistenza infermieristica in Italia.

Partendo dal dato di base, ossia il rapporto numero di pazienti/infermiere, che in Italia è 9,5:1 (sopra la media di 8:1 degli altri Paesi, e ben lontano al rapporto ottimale 6:1) e considerando che la soglia di istruzione di base per gli infermieri italiani è la laurea triennale, dai dati RN4CAST emerge un primo significativo allarme in Italia il rischio di mortalità a 30 giorni dei pazienti chirurgici è superiore del 21% rispetto a quello che è ragionevole ritenere si avrebbe se il rapporto pazienti/infermieri fosse nella misura ottimale di 6:1.

A questo, che è un dato di rischio potenziale, si aggiunge un altro dato preoccupante che si riferisce alle cosiddette “cure incompiute”; dall’analisi risulta che il 41% delle cure infermieristiche in Italia risulta incompiuta, ovvero non erogata o erogata parzialmente.

 

La Regione pare sia mossa per rimpinguare gli organici carenti, ma ha fatto arrancando e togliendo risorse al personale in servizio, si voglia pensare alla stabilizzazione: ad un anno dalla Legge Madia, solo un mese fa è stata firmata la circolare.

Ed ancora, qualche settimana fa è stato firmato un accordo avallato da Cgil, Cisl e Uil, che prevede che al personale sanitario vengano tagliati gli incentiviper favorire nuove assunzioni.

Il NurSind non intende restare a guardare, ma agire nelle dovute sedi per ripristinare una situazione di legalità e normalità.

http://www.telecolor.net/2018/08/lombardia-mancano-3000-infermieri-ospedali-bresciani-difficolta/

 

Articoli correlati

RN4CAST: primi risultati dello studio in Italia