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Infermieri ad alto rischio depressione. Il suicidio, l’Epidemia nascosta

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/08/2018 vai ai commenti

Studi e analisi

In America la chiamano Epidemia nascosta, è l’inquietante fenomeno dei suicidi tra gli operatori sanitari, medici ed infermieri.

Negli Stati Uniti, solo nel 2017, si contano 952 suicidi tra i medici, quelli resi noti naturalmente, e potrebbero essere numeri piccoli se si pensa alle dimensioni degli Stati Uniti ed al numero della popolazione, ma quanto emerso non fa i conti con quanto c’è di sommerso.

Perché epidemia nascosta? Da una parte sopravvive l’arcaica reticenza nell’ammettere la causa del suicidio, dall’altra mancano studi che indaghino realmente il fenomeno.

Ma se qualche dato sui medici c’è, a mancare quasi del tutto sono gli studi che descrivono la frequenza a le cause del suicidio infermieristico.

Quanto è prevalente il suicidio tra gli infermieri?

La risposta è che nessuno lo sa davvero.

Non ci sono dati sul tasso di suicidio tra gli infermieri, sebbene ce ne siano per gli insegnati, agenti della polizia, personale militare, pompieri.

Eppure il Burnout così come il diffuso Disturbo Post traumatico da stress, che oggi colpiscono il 22% dei lavoratori della UE ed il 41% degli italiani, sono l’anticamera del rischio di suicidio.

Alti carichi di lavoro, riduzione degli organici, alte prestazioni assistenziali per una sanità divenuta una vera e propria catena di montaggio, permeata da ripetuti episodi di violenza e denunce di malasanità sempre in agguato.

A questi fattori di rischio si aggiungono la difficoltà a bilanciare i problemi personali e professionali, l’esposizione alla sofferenza ed alla morte, conflitti etici, mancanza di rispetto percepita ed attrezzature inadeguate.

Il mancato riconoscimento del fenomeno ne ritarda la soluzione e l’individuazione di strategie da mettere in atto, da parte delle organizzazioni sanitarie.

Qualcosa comincia a muoversi negli Stati Uniti; il programma HEAR (HEALER EDUCATION ASSESSMENT AND REFERRAL) sviluppato nel 2009 per i medici, in collaborazione con l’American Foundation for Suicide Prevention (AFSP), viene ora usato per identificare gli infermieri a rischio suicidio, in modo da identificare una strategia per prevenzione e trattamento.

Nei primi 10 mesi di applicazione di Hear, su 184 infermieri, il 97% è risultato essere a medio alto rischio di depressione o suicidio.

 

 da : Suicide Among Nurses

Sofer, Dalia AJN, American Journal of Nursing