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Aggressioni ai sanitari. No allo status di Pubblico Ufficiale. Troppi oneri rispetto ai benefici. Sì ad estensione Daspo

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/09/2018 vai ai commenti

Attualità

No al riconoscimento dello status di pubblici ufficiali per gli operatori sanitari, così Giulia Grillo, Ministro della Salute, ha risposto all’interrogazione sul tema, posta da Michela Rostan (Leu).

Il ministro ha così spiegato, la non percorribilità della misura:

"L’opportunità di attribuire la qualifica di pubblico ufficiale agli esercenti le professioni sanitarie è stata oggetto di profonde riflessioni che hanno portato ad una conclusione diversa sotto il profilo giuridico, ma parimenti efficace nella sostanza .Si deve infatti sottolineare che a fronte dei benefici conseguenti all’attribuzione di tale qualifica, il personale medico e sanitario si sarebbe visto addossare anche un insieme di oneri ed incombenze, connessi alla funzione di pubblico ufficiale, non coerenti, o comunque esorbitanti rispetto al proprio ruolo".

 

La Grillo ha sottolineato come la linea da seguire sia quella dell’introduzione di una specifica circostanza aggravante a carico di chi commette un reato, con violenza o minaccia, in danno degli esercenti le professioni sanitarie.

A questo proposito non si esclude la possibilità di estendere l’applicabilità del c.d. 'daspo urbano' anche alle strutture sanitarie.