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Infermieri, pochi e costretti a turni massacranti. Il NurSind: "situazione insostenibile, pronti con azioni di protesta"

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La Redazione
Pubblicato il: 23/09/2018 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioToscana

Pontedera. Infermieri costretti a tre turni notturni consecutivi e richiamati dalle ferie per la mancanza di personale. La denuncia del NurSind. 

“Dopo le vicissitudini del pronto soccorso per la man­canza di posti letto e dopo la risposta del Dott. Renato Colombai Direttore del Presidio Ospedaliero di Pontedera,  che affermava che il problema non era la mancanza di personale ma una carente organizzazione del servizio, la soluzione trova­ta dall’Asl è stata quella di riaprire 15 posti letto di medici­na chiusi per il periodo estivo perché non si è provveduto ad assumere infermieri per coprire quelli che fruivano delle ferie”. Interviene così il Segretario Territoriale NurSind di Pisa Daniele Carroc­ci.

“La riapertura dei 15 posti letto avviene però ancora una volta – afferma Carbocci - senza l’assunzione di un solo infermiere. Quindi come sono stati riaperti i po­sti letto? Semplicemente co­stringendo gli infermieri a saltare i loro giorni di riposo, diminuendo il personale de­gli altri reparti, (esempio Chi­rurgia B e rianimazione) ab­bassando così il rapporto In­fermieri/pazienti (dove nor­malmente ci sono 4 infermie­ri si passa a 3) in reparti parti­colarmente impegnativi au­mentando i rischi per i pa­zienti”.

“Non contente di questo l’Asl ha costretto al­cuni infermieri ad effettua­re fino a 3 turni notturni con­secutivi (violando i limiti im­posti dalla normativa sull'o­rario di lavoro) privandoli del necessario riposo psicofi­sico sancito anche dalla leg­ge 81 per la sicurezza sul la­voro”,  - aggiunge Carbocci.

"Possiamo poi meravigliar­ci di eventuali errori"?

“A fron­te di questo vero e proprio massacro del personale infer­mieristico, - continua Daniele Carbocci - nessun risultato concreto sulla situazione al pronto soccorso, rimasta in­variata con il ricorso a letti ne­gli ambulatori per i pazienti che attendevano da più di 18 ore. La situazione è inaccetta­bile, gli infermieri non posso­no essere le vittime sacrificali di un sistema al collasso e non possono pagare per colpe non proprie”.

“Chiediamo un intervento straordinario della Regione affinché siano assunti immediatamente nuovi infermieri – dicono dal NurSind - per garantire un'assistenza di qualità ai cittadini e la possibilità di lavorare in sicurezza per se stessi e per i pazienti”.

“La situazione è insostenibile – conclude Carbocci -  e se non sarà risolta ci costringerà azioni di protesta e a segnalazioni all’ispettorato del lavoro e all’autorità giudiziaria”.