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Salerno. Esclusione lavoratori interinali dalle procedure di stabilizzazione. "La Triade firma l'accordo ma poi ritratta"

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La Redazione
Pubblicato il: 05/10/2018 vai ai commenti

CampaniaComunicati StampaNurSind dal territorio

Procedure di stabilizzazione all'ASL di Salerno ed all'AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona.

"CGIL-CISL e UIL, lamentano l'esclusione dalle procedure di stabilizzazione (D. Lgs. 75/2017 comma 1 e 2) dei lavoratori con contratto di somministrazione lavoro, i cosiddetti interinali, ma si dimenticano di aver firmato l'accordo", afferma Biagio Tomasco Segretario Territoriale NurSind di Salerno.    

"Apprendiamo dagli organi di stampa che le sigle sindacali CGIL – CISL – UIL, - dice Tomasco -  abbiano lamentato la fattispecie per cui i lavoratori con contratto di somministrazione lavoro, i cosiddetti interinali, siano rimasti esclusi dalle procedure di stabilizzazione di cui ai commi 1 e 2 del D. Lgs. 75/2017, dell'ASL di Salerno e dell'AOU Ruggi d'Aragona. Nulla di più infondato e chiaramente propagandistico".

"E’ probabilmente sfuggito alle suddette sigle sindacali - continua Tomasco - che la Regione Campania abbia avviato, fin dal 16/05/2018 e poi il 12/07/2018, il confronto con le organizzazioni sindacali per l’individuazione dei criteri utili alla stabilizzazione de quo, confronto a cui erano presenti, e all’interno del quale fu chiaramente definito, alla lettera g dell’accordo stesso, che i lavoratori con contratto di somministrazione lavoro, tra gli altri, fossero esclusi dai processi di stabilizzazione".

Il NurSind fa chiaramente notare che l'accordo che è stato regolarmente sottoscritto da CGIL – CISL – UIL e le stesse circolari della Funzione Pubblica richiamate dalla Triade, la 3/2017 e la 1/2018, riprese dall’accordo regionale del 16/05/2018, ribadiscono a chiare lettere che tale tipologia di lavoratori rimanga esclusa dai processi di stabilizzazione.

"Non si comprende - continuano dal NurSind - per quale motivo si vogliano continuare ad alimentare improbabili prospettive a migliaia di lavoratori che al momento rimarrebbero, ex lege, esclusi".

I rappresentanti del NurSind propongono una procedura del tutto percorribile, che sarebbe quella di provvedere ad indire un Concorso Pubblico, che rispetterebbe in tal senso il requisito d’accesso alla Pubblica Amministrazione previsto dal D. Lgs. 165/2001, che preveda una riserva di posti a detto personale che certamente ha maturato una insostituibile esperienza lavorativa, anche in virtù degli elevati vuoti di organico scaturiti dalla stesura dei piani di fabbisogno, per i quali era previsto, sempre nel verbale del 16 giugno 2018, il dovuto confronto con le OO.SS. Aziendali, cosa al momento non è avvenuta e per tale ragione sollecitano.

"Questa - conclude Biagio Tomasco - sarebbe una soluzione dovuta a numerosi lavoratori, che con sacrificio personale ed impegno hanno collaborato affinché fosse erogata un’offerta di salute degna e decorosa per i cittadini, e certamente non rappresenterebbe una chimera fantasiosa come quella proposta dalle sopra richiamate OS".