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Infortunio. E' Responsabilità del datore di lavoro, anche se la condotta del dipendente è imprudente. La Cassazione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 12/10/2018 vai ai commenti

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L'azienda che non ha formato deve risarcire i parenti del lavoratore morto sul lavoro anche se la sua condotta è stata imprudente”.

 

A stabilirlo la Corte di Cassazione con Sentenza n. 25102 del 10 ottobre 2018.

 

I fatti

Il lavoratore era deceduto in seguito ad un incidente sul lavoro, i familiari avevano chiesto il risarcimento, in quanto eredi.

Nel 2012 il Tribunale di Brescia, aveva rigettato la domanda, non ravvisando responsabilità datoriali, ma sostenendo che il dipendente fosse morte per una condotta imprudente.

 

La Cassazione accetta il ricorso e condanna l’Azienda al risarcimento in favore del fratello, per la cifra di 22 mila 340 euro.

Nel ricostruire la dinamica dell’incidente,riteneva questo  imputabile alla parte datoriale, per non avere provato che il lavoratore fosse da un lato, informato dei rischi connessi alla mansione e dall’altro che fosse stato istruito e formato per poter svolgere la mansione senza correre rischi.

La mera esperienza non poteva bastare ad evitare incidenti sul lavoro, mentre era indispensabile che la parte datoriale sensibilizzasse il lavoratore all’osservazione delle basilari norme di comportamento.

La stessa condotta del lavoratore non era stata palesemente imprudente, ed anche qualora lo fosse stata, era interamente da addebitare al datore di lavoro, per la mancata istruzione e formazione del dipendente.

 

La Corte di Appello ha ravveduto la responsabilità del datore di lavoro nella violazione degli obblighi di formazione ed informazione agli artt 36 e 37 del Dlgs 81 del 2008.

 

 

da Quotidiano del Diritto