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Asl Toscana Centro condannata per comportamento antisindacale Nursind, “Si aprano subito i tavoli di confronto”

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La Redazione
Pubblicato il: 17/10/2018 vai ai commenti

Comunicati StampaToscana

Accolto pienamente il ricorso ex art. 28 dello Statuto dei lavoratori presentato dal sindacato
Giannoni, “Adesso sbloccare finalmente le trattative. Ma serve anche un dibattito politico”

 

Firenze, 16 ottobre 2018 – “Questa sentenza è il riconoscimento delle nostre ragioni riguardo la piena regolarità dell'insediamento RSU e soprattutto la difesa di un organismo elettivo e il ripristino di corrette relazioni sindacali. I lavoratori dell'Azienda sanitaria Toscana Centro stanno aspettando da maggio un nuovo contratto integrativo che uniformi salario e normative in tutta l'Azienda. Impedito da prese di posizioni illegittime da parte dell’Azienda, come il Giudice ha riconosciuto”. Con queste parole Giampaolo Giannoni, responsabile Nursind Toscana, commenta la sentenza con cui il Giudice Anita Maria Brigida Davia del Tribunale ordinario di Firenze ha accolto pienamente il ricorso ex art. 28 dello Statuto dei lavoratori presentato dal sindacato autonomo nei confronti dell’Azienda sanitaria Toscana Centro, per comportamento antisindacale.

“Adesso si aprano subito i tavoli di confronto”, dichiara Giannoni. Ma non solo, “si apra anche un dibattito politico sia sulle gravi ingerenze e i comportamenti antisindacali messi in atto dall’Azienda, sia sull'effettivo coinvolgimento da parte della Regione Toscana dei soggetti sindacali legittimati, quali le RSU”, sostiene il responsabile Nursind Toscana.

Il ricorso era stato presentato lo scorso settembre, dopo una serie di episodi ritenuti “inconcepibili e inaccettabili” da parte del sindacato, a partire dal blocco della contrattazione. “Dopo tre mesi di stallo delle trattive, l’Asl aveva infatti indetto un tavolo senza convocare i responsabili eletti nella Rsu, legittimamente insediatasi lo scorso 29 maggio”.

La convocazione era stata estesa unicamente ai firmatari del contratto nazionale Cgil, Cisl e Uil, “ignorando totalmente la rappresentanza sindacale unitaria”, sottolinea Giannoni. “Un comportamento scorretto, che delegittima i rappresentanti regolarmente eletti, limitando le libertà e le funzioni sindacali. Tutto ciò nonostante l’invio di almeno sei richieste di incontro. Ricordiamo che l’esclusione delle Rsu in sede di contrattazione decentrata rende privi di validità tutti i provvedimenti discussi”. La sentenza del Tribunale oggi “accerta l’antisindacalità della condotta di parte convenuta consistente nella mancata convocazione ai tavoli negoziali, ordina l’immediata cessazione mediante nuova convocazione dei tavoli negoziali, con la partecipazione dei suddetti organi come da richiesta del 4 giugno 2018” e condanna l’Azienda sanitaria al pagamento delle spese legali”.