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Inquinamento dell'aria. Quale correlazione con l'irregolarità del ciclo mestruale e l'infertilità? Gli studi

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/10/2018 vai ai commenti

Studi e analisi

di Sandra Sansolino

 

Recentemente è tornato alla ribalta, sebbene mai sopito del tutto, il dibattito sull’inquinamento dell’aria e suoi effetti sul sistema riproduttivo umano.
Conduciamo una ricerca nelle principali banche dati e notiamo che vi sono articoli risalenti alla fine degli anni ’90 e che riportano studi sui ratti esposti a inquinanti aerei e che hanno mostrato come gli stessi avessero effetti negativi sullo sviluppo fetale.

Una revisione sistematica pubblicata nel 2017, ha preso in esame sia gli studi condotti sugli animali, che quelli condotti sull’uomo.

Particolarmente interessante è lo studio condotto nelle Repubblica Ceca in una zona ad alto inquinamento. Gli studiosi cechi si sono concentrati sull’esposizione all’Anidride Solforosa(SO²) durante i 4 mesi precedenti il concepimento, lo studio ha interessato 2585 coppie e il risultato ha sottolineato l’effetto negativo del biossido di zolfo dal secondo mese precedente il concepimento, per quanto riguarda il tasso di fecondabilità.  Un approfondimento e aggiustamento dello studio stesso ha visto l’analisi degli stessi dati prendendo in esame l’inizio di rapporti sessuali non protetti e la concentrazioni di diversi inquinanti aerei.
A questo nuovo esame si è notato che un aumento di 10µg/m² era associato alla diminuzione del 22%  di fecondabilità, associato soprattutto al biossido d’azoto (NO²). Altri studi sono stati eseguiti in diverse zone del globo, con diversa popolazione portando agli stessi risultati.

Tuttavia, rimane ancora da verificare quale sia l’inquinante responsabile per il decremento della fertilità umana, e se ce ne sia uno solo. Un limite dichiarato degli studi è di aver preso in esame solo l’inquinamento aereo e non, ad esempio, l’abitudine al fumo o altri comportamenti e abitudini considerati nocivi.

Uno studio pubblicato nel 2018, e attualmente sospeso da Pubmed per essere disponibile di nuovo il prossimo anno, si sofferma a considerare tutti gli inquinanti da emissioni dei mezzi di locomozione, quali biossido di carbonio, monossido di carbonio, idrocarburi e composti organici volatili e, in particolare, i gas emessi dalla combustione di diesel:  idrocarburi aromatici e metalli, i quali già dal 2001 avevano attirato l’attenzione per la loro pericolosità sulla salute.

Questo studio effettuato in Massachusetts sulle donne residenti vicine ad aree ad alto traffico, hanno mostrato una più bassa possibilità di successo all’impianto dell’embrione, in caso di fecondazione artificiale.

Lo studio polacco che ha preso in esame l’irregolarità del ciclo femminile in correlazione con l’inquinamento aereo è stato condotto su un numero minimo di donne in età fertile, 133, i risultati, però, devono far riflettere.

Sebbene gli effetti dell’inquinamento sul sistema riproduttivo femminile sia stato largamente investigato, la maggior parte degli studi finora condotti si sono concentrati sul singolo inquinante, piuttosto che sull’esposizione globale.

Solo pochi studi hanno valutato l’effetto combinato dei diversi inquinanti e nessuno studio è stato condotto per accertare l’influenza degli stessi sul ciclo mestruale.

Per gli studiosi è d’importanza fondamentale identificare i fattori ambientali che influiscono sul ciclo mestruale e sulla lunghezza delle sue fasi, sull’infertitlità, sull’insorgenza di cancro, osteoporosi e disturbi metabolici.

Questo studio, seppure con limiti riconosciuti dagli autori stessi, ha concluso che gli inquinanti aerei quali i particolati (PM10) e l’Anidride Solforosa (SO²), studiati separatamente, hanno un effetto negativo sulla fase luteale, abbreviandola. Mentre non vi è nessun effetto sulla fase follicolare né sulla durata del ciclo, tuttavia, una deficienza della fase luteale, manifestata con la brevità della stessa, può essere direttamente collegabile all’emissione di gas dovuti a combustione di carburanti fossili.




https://www.bumc.bu.edu/busm/2018/01/25/air-pollution-linked-to-irregular-menstrual-cycles/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5970056/

https://www.mdpi.com/1660-4601/14/7/816/htm