Attenti a “curare i sani”. Da Gimbe le nuove linee guida sulle soglie di malattia
Fare diagnosi importante e farla velocemente può salvare la vita.
Bisogna però fare attenzione al fenomeno della “Sovra-diagnosi” – Over-diagnosis, ovvero, quando ad un individuo viene diagnosticata una patologia per la quale non avrebbe mai sviluppato sintomi e non avrebbe mai rischiato la vita.
Una condizione questa, per la quale le ricadute sono notevoli sia sulla salute pubblica (effetti dannosi delle cure e soggetti sani) che sui costi dell’assistenza sanitaria.
Quello della sovra-diagnosi è un fenomeno recente, dato dal cambio del paradigma della società.
La popolazione in genere, prima si recava dal medico, solo se accusava dei sintomi, ed il medico, a sua volta, non incoraggiava i pazienti in buona salute a sottoporsi a visite ed esami diagnostici.
Oggi si tende a curarsi anche da sani ed i medici sono alla rincorsa della diagnosi precoce, con il pericolo di incorrere nella sovra-diagnosi.
Le patologie dove il conseguente sovra-trattamento può sbilanciare il rapporto benefici- rischi, sono:
ipertensione, embolia polmonare, insufficienza renale cronica, osteoporosi, prediabete, carcinoma della tiroide, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, demenza.
Al fine di prevenire i fenomeni di sovra-diagnosi e sovra-trattamento, la Fondazione Gimbe ha realizzato la versione italiana ufficiale della checklist recentemente pubblicata dal Guidelines International Network (G-I-N) che include 8 item:
1. Definizione di malattia: quali sono le differenze tra la nuova definizione e quelle precedenti?
2. Impatto epidemiologico della modifica: in che misura la nuova definizione di malattia modificherà incidenza e/o prevalenza della malattia?
3. Motivazioni: per quali ragioni viene modificata la definizione di malattia?
4. Abilità prognostica: in che misura la nuova definizione di malattia, rispetto alla precedente, predice outcome clinicamente rilevanti?
5. Precisione e accuratezza della definizione di malattia: qual è il grado di ripetibilità, riproducibilità e accuratezza della nuova definizione di malattia?
6. Benefici: qual è il beneficio incrementale per i pazienti classificati con la nuova definizione di malattia rispetto alla precedente?
7. Effetti avversi: quali sono gli effetti avversi incrementali per i pazienti classificati con la nuova definizione di malattia rispetto alla precedente?
8. Benefici e effetti avversi netti: qual è il beneficio e il danno netto per i pazienti classificati con la nuova definizione di malattia rispetto alla precedente?
da Quotidiano Sanità