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118 Puglia è Caos. Opi Bari lancia l’allarme “La riforma è incompleta ed inapplicabile”

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 12/11/2018 vai ai commenti

Comunicati StampaPuglia

La tanto decantata riforma del Servizio Territoriale di Emergenza- Urgenza 118 della Regione Puglia è arrivata sui tavoli dell’aula consiliare regionale, ma quella che dovrebbe essere l’istituzione dell’Areu, Agenzia regionale per l’emergenza -urgenza, si preannuncia un grande flop.

A lanciare l’allarme l’Opi di Bari, che in un accorato comunicato stampa, ha ben sottolineato tutte le criticità, che non sono poche.

Il Ddl che istituisce l’Areu, esaminato in aula, è privo di molti presupposti normativi per la sua applicazione.

Una normativa che non risolve le criticità del passato, ma che le eredita, dalle più insignificanti alle più importanti.

La nuova azienda erediterà tutte le problematiche preesistenti- scrive l’Opi- come le sedi delle postazioni 118, insicure e non a norma, l’irrealizzabile documento di valutazione dei rischi, mancanza di rete internet e dei pc nelle postazioni, l’assenza di ambulanze per pazienti bariatrici, automediche inidonee al servizio 118 e tanto altro”.

 

Il disegno di legge genera nel mondo infermieristico pugliese, soprattutto dell’area SEU 118, un’innumerevole quantità di domande alle quali si fa veramente fatica a dare una risposta:

 

  • Il passaggio in Areu Puglia per l’attuale personale in servizio avverrà in forma obbligata o sarà regolamentata?
  • Come si determineranno gli ambiti territoriali per la destinazione in servizio del personale rispetto all’attuale sede di residenza e l’eventualità di sopraggiunta inidoneità alla mansione specifica?
  • Accogliamo informazioni circa il trasferimento all’interno di Areu Puglia del personale facente parte dei pronto soccorso. Pur non essendo chiaramente esplicitato all’interno del disegno di legge, si consideri che in Puglia vi sono quattro ospedali privati come i tre Enti Ecclesiastici più la clinica Mater Day a Bari.
  • Elisoccorso e soccorso in mare. Quali le tempistiche, i costi e le risorse che la Regione Puglia ha pianificato per l’attività di HEMS?
  • Si auspicava ad una riduzione del numero delle Centrali Operative, ed invece in controtendenza con le altre regioni, se ne aggiunge una nuova, quella Regionale con attività di coordinamento
  • Quali i requisiti propri del personale infermieristico impegnato nell’attività di 118?

 

Interrogativi allarmanti che denotano una normativa imperfetta e che potrebbe generare solo caos.

Ci auguriamo, in accoglimento delle puntualizzazioni esaminate e dei contributi espressi- continua l’Opi - la massima prudenza con una perentoria chiarezza e una continua partecipazione di questi Enti, alla conclusione cui perverrà il Consiglio Regionale nella stesura definitiva della legge istitutiva dell’Areu. Si insiste nel ritenere che molti aspetti dell’attuale testo del ddl debbano essere attentamente valutati ed eventualmente integrati dalle proposte che la presente contiene. Particolare attenzione meritano i protocolli dell’emergenza sanitaria in mare, scelte difficili come l’Hems e le ulteriori elisuperfici da realizzare all’interno degli ospedali hub (vedi relazione tecnica Elisan)”