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Emergenza influenzale a Bologna. Il NurSind: "possibili code nei pronto soccorso"

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 15/11/2018 vai ai commenti

Comunicati StampaEmilia RomagnaNurSind dal territorio

Allarme influenza a Bologna. Rischio congestionamento dei pronto soccorso. 

A mettere l'accento sulla situazione è il NurSind di Bologna, attraverso una nota del segretario Antonella Rodigliano.

"I tagli dei posti letto hanno già comportato e comporteranno anche quest'anno lo stazionamento in pronto soccorso dei pazienti che non possono essere dimessi - scrive Antonella Rodigliano - in una condizione inadeguata per gli utenti e con un maggiore carico di lavoro sul personale infermieristico che sarà deputato all'assistenza dei pazienti stessi".

Non sarebbero stati predisposti appositi piani per le emergenze da parte delle Aziende sanitarie bolognesi, con l'eccezione del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi che fronteggerà il grande numero dei pazienti facendo ricorso alla reperibilita' degli infermieri della medicina d'urgenza e del pronto soccorso, continuano dal NurSind. 

Questo significa "che gli infermieri saranno chiamati a dare piena disponibilità per tutto il periodo emergenziale (si calcola che il virus metterà a letto cinque milioni di italiani) sottostando a carichi di lavoro molto stressanti".

Il NurSind nella nota spiega nella nota anche le ragioni della non sottoscrizione del contratto collettivo nazionale del comparto, a differenza delle altre sigle (Cgil, Cisl, Uil, Fials, la doppia Fsi e Nursigup), che hanno deciso di firmare un contratto capesto per la categoria degli Infermieri considerato appunto dal NurSind peggiorativo per la categoria.

"Si tenga conto che in medicina d'urgenza mancano cinque unità di personale infermieristico, - puntualizza Antonella Rodigliano - in quanto gli infermieri già affaticati dai turni ordinari non possono essere caricati anche dalle reperibilità".
Il NurSind, conclude nella nota "teme che le carenze di personale conducano le aziende, in questa situazione di congestionamento, a impedire le ferie natalizie degli infermieri: cio' che non va bene per gli infermieri e non va bene per il servizio che richiede un personale sanitario che abbia potuto fruire del riposo necessario".