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Via libera alla trattenuta del 2,5 per cento sul TFR: è legittima. Ecco la Sentenza della Consulta

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 23/11/2018 vai ai commenti

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È legittima la trattenuta del 2,5% che l’Inps opera sul TFR dei dipendenti pubblici.

A stabilirlo la Consulta con la sentenza n.213 di ieri.

 

La Questione

Con la legge 448 del 1998, i dipendenti pubblici sono passati dal regine di TFS al regime di TFR, ovvero, per i dipendenti assunti pubblici:

  • A tempo indeterminato prima del 1°Gennaio 2001 veniva corrisposto il TFS
  • A tempo indeterminato dopo il 1° Gennaio 2001 viene corrisposto il TFR, allo stesso modo per i dipendenti assunti a tempo determinato dopo il 30 maggio 2000.

Nel fissare le regole del passaggio, il dpcm 20/12/1999 aveva soppresso il contributo di 2,5 % pagato dai lavoratori per finanziare la buonuscita, ma al contempo aveva disposto la riduzione della retribuzione lorda mensile pari al contributo soppresso.

Attualmente quindi, sull’80% della retribuzione lorda mensile del dipendente viene attuato un prelievo forzoso del 2,5%.

La Corte Costituzionale, con la sentenza 244 del 2014, aveva rilevato l’illegittimità del prelievo, e da qui partiti i ricorsi al fine di recuperare le somme di denaro sottratte illegittimamente.

 

La decisione della Consulta

Ieri la decisione della Consulta, che con la sentenza 213, stabilisce come la questione della legittimità sia infondata.

Secondo quanto emanato, il prelievo forzoso del 2,5% sulla retribuzione lorda del dipendente ripristina il principio di parità di trattamento tra i dipendenti assunti prima e dopo il 2001, ovvero prima e dopo il passaggio dal regime di TFS a quello di TFR.

Inoltre il prelievo sulla retribuzione lorda mensile è preordinato a confermare gli oneri connessi all’introduzione del TFR e, risponde all’esigenza di apportare indispensabili adeguamenti della struttura retributiva e contributiva del personale che transita al regime TFR, al fine di salvaguardare l’invarianza della retribuzione netta.

 

Da ItaliaOggi