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Dipendenti pubblici. Slitta la prescrizione contributi al primo Gennaio 2020. La circolare Inps

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 12/12/2018 vai ai commenti

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L’ Inps con circolare dell’ 11 dicembre 2018, n. 117, ha differito dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2020 i termini previsti in materia di prescrizione dei contributi pensionistici dovuti alle gestioni pubbliche, indicati nella circolare INPS 15 novembre 2017, n. 169.

La proroga è stata richiesta da numerose amministrazioni ed enti pubblici, confederazioni sindacali e patronati per consentire ai datori di lavoro pubblici il completamento delle operazioni di verifica e l’aggiornamento dei conti assicurativi dei lavoratori senza incorrere nei maggiori oneri connessi alla prescrizione contributiva.

 

La novità tocca esclusivamente le casse dei dipendenti pubblici, gestite dall’Inps dopo aver inglobato l’ Inpdap.

L’ Inps con un’altra circolare, quella del 13 agosto 2018, ha chiarito come per i dipendenti pubblici non ci siano pericoli di perdere i contributi una volta che questi cadranno in prescrizione.

In tal caso, infatti, sarà l’amministrazione di riferimento che, non potendo più regolarizzare i versamenti mancanti, dovrà farsi carico dell’onere del trattamento di quiescenza riferito ai periodi di servizio non accreditati.

 

Come fare per recuperare i contributi

 

Fermo restando che per i dipendenti pubblici non c’è nessun pericolo di perdere i contributi, vediamo come fare per recuperarli:

 

Accedere al sito INPS nell’area “La mia pensione” utilizzando il codice fiscale e il PIN, o in alternativa l’identità SPID.

 

A questo punto seguendo il percorso

 

Fascicolo previdenziale del cittadino”-> “Posizione assicurativa” potete procedere con il vostro estratto conto contributivo.

 

Grazie a questo strumento, infatti, potete consultare tutti i contributi accreditati sul fondo INPS, così da accorgervi eventualmente della mancanza di alcuni periodi contributi relativi al periodo precedente al 2012. Mancanza che appunto potrebbe essere motivata da errori - o anche ritardi - insorti con il passaggio dall’INPDAP all’INPS.

 

Per recuperare agli errori basta segnalare l’errore all’INPS, attivando una richiesta di variazione e integrazione della posizione assicurativa nella quale indicherete i periodi mancanti e allegando, qualora fosse possibile, la documentazione necessaria a sostegno della vostra tesi.

 

Per farlo dovete utilizzare la funzionalità “richieste di variazione alla posizione assicurativa RVPA”, o in alternativa potete telefonare al numero INPS 803 164 (purché siate in possesso del PIN).

 

per approfondire:

Dipendenti pubblici. Prescrizione contributi pensione dal 1 gennaio 2019. Ecco cosa fare per non perderli