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Andrea Bottega (NurSind) a Radio Cusano Campus: agli infermieri serve riconoscimento economico

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 27/02/2024 vai ai commenti

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Nell'ombra dei corridoi ospedalieri italiani, dove la vita si intreccia con la morte e la speranza con il dolore, gli infermieri combattono una battaglia quotidiana, che non è solo una battaglia contro le malattie o le ferite: è una lotta contro le difficoltà che affliggono la loro professione, un'impresa titanica che mette a dura prova il loro impegno.

Turni massacranti, stipendi bassi e frequenti aggressioni sono solo alcune delle molteplici sfide che gli infermieri italiani devono affrontare ogni giorno. In un contesto dove il lavoro diventa una maratona senza fine e la compensazione economica è spesso insufficiente per sostenere una vita dignitosa, molti professionisti si trovano costretti a cercare alternative oltre confine.

È proprio questo il tema al centro della trasmissione "AAA Cercasi stabilità" su Radio Cusano Campus, condotta da Livia Ventimiglia e Simone Lijoi, che ha recentemente dedicato uno spazio significativo alla professione infermieristica. Durante la puntata, è stata data voce a una giovane infermiera che, un anno fa, ha preso la difficile decisione di licenziarsi dal Servizio Sanitario Nazionale per cercare lavoro in Svizzera. La sua testimonianza è stata un racconto toccante di sacrifici personali e professionali, illuminando le difficoltà che spingono sempre più infermieri italiani a cercare opportunità all'estero.

Ma le sfide che affrontano gli infermieri non si limitano alla ricerca di migliori condizioni economiche. Andrea Bottega, segretario nazionale della categoria, sottolinea che ciò di cui hanno bisogno in primis è il pieno riconoscimento del loro valore e delle loro competenze, insieme a condizioni di lavoro che permettano loro di fornire un'assistenza di qualità ai cittadini italiani.

Il drammatico esodo degli infermieri italiani verso paesi come la Svizzera è una chiara indicazione della crisi che sta colpendo la professione nel nostro Paese. È ora che le istituzioni italiane prendano seriamente in considerazione le esigenze di questa categoria professionale fondamentale per il funzionamento del sistema sanitario nazionale. Solo così si potrà garantire un futuro migliore per gli infermieri italiani e un'assistenza sanitaria di qualità per tutti i cittadini.