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Gli infermieri alla guida del cambiamento

La Consociazione Nazionale Associazioni Infermieri (Cnai), in vista della Giornata internazionale degli infermieri, ha messo a disposizione di tutti gli infermieri, la traduzione di un documento redatto dallo International Council of Nurses.

Il detto documento: “Infermieri una forza per cambiare, migliorare la resilienza dei sistemi sanitari”mette al centro dei sistemi sanitari la figura dell'infermiere, capace di essere forza propositrice nella realizzazione di un sistema salute resiliente, ovvero capace di adattarsi ad ogni tipo di eventualità, superando ogni ostacolo.

L''invito che arriva dal Cnai, è diffondere questo documento, utilizzarlo nella formazione e nei corsi di aggiornamento e spiegare, raccontare e informare i cittadini su che cosa gli infermieri facciano ogni giorno per garantire la loro sicurezza e salute, nonostante le difficoltose situazioni in cui si trovano ad operare.

Il documento analizza il sistema sanitario su scala mondiale; viviamo in un sistema globale, che non ha confini, se non quelli segnati sulle cartine geografiche, perché quando si parla di salute, di malattia, di disastri naturali e conflitti, i confini si dissolvono, malattie ed altri disastri attraversano frontiere e viaggiano per tutti gli angoli del globo, proprio come le persone.

Questa globalità, proprio nel campo della salute e nella diffusione delle malattie, com'è stato per l'epidemia di Ebola nel 2014 nell'Africa Occidentale, rivela tutta la sua complessità, e può indurre in chi lavora all'interno all'interno del sistema, un senso di impotenza e di disorientamento.

In questo sistema in cui siamo intimamente connessi, il fatto che la componente più numerosa di lavoratori nel mondo, nel campo della salute siano infermieri, non fa altro che determinare il ruolo di questi quale forza propulsiva per orientare al meglio il sistema sanitario globale.

Proprio l'epidemia recente di Ebola, ci ha messo di fronte alla globalità del sistema, con i suoi pregi e le sue falle, la risposta non tempestiva alla prima intercettazione del virus è costata vite umane anche tra gli operatori sanitari, degli 815 lavoratori colpiti dal virus, più del 50% erano infermieri e personale di supporto, di cui due terzi sono morti.

Questa epidemia ha fatto sorgere numerosi interrogativi, tra cui il più importante quello di come rendere resiliente un sistema sanitario, ovvero come conferirgli quella capacità di adattarsi e rinforzarsi, quando esposto ad uno shock, un'epidemia,un disastro naturale o un conflitto.

E chi può contribuire maggiormente a rendere il sistema resiliente?

Gli infermieri!

Il personale infermieristico ha alle spalle una lunga storia di successi in questo senso, più volte hanno dimostrato con professionalità e competenza di poter fare la differenza nel sistema sanitario, sono stati propulsori ed attori, nel rispondere efficacemente ai bisogni di una società che cambia; abbiamo vinto sfide come la riduzione dei rischi associati alla mortalità materno-infantile, riduzione e quasi scomparsa della malaria, della tubercolosi, della poliomielite, riduzione della diffusione da Hiv.

Tanto è stato fatto dagli infermieri e tanto c'è ancora da fare, sono numerose le sfide che si aprono nell'imminente futuro,come la resistenza antimicrobica, le nuove pandemie, le infezioni emergenti, i disastri naturali, i conflitti, i migranti, i cambiamenti climatici globali.

Gli infermieri possono essere riferimenti strategici come in passato, anche in un prossimo futuro, sia nel percorso di malattia che nel percorso salute, ed affinché possano pienamente essere al centro del sistema sanitario, c'è bisogno di un percorso formativo e di una leadership che ne riconosca le potenzialità.

Rendere il sistema sanitario resiliente è una priorità nella strategia globale.

Sono sei gli elementi identificati che fanno di un sistema sanitario un sistema resiliente:

  • Servizi sanitari buoni:
  • Personale sanitario che opera al meglio ed in modo responsivo, giusto ed efficiente per ottenere i migliori risultati di salute possibile, con le risorse a disposizione e nelle circostanze date;
  • Sistema informativo ben funzionante;
  • Accesso equo ai prodotti medicali, ai vaccini, alla tecnologia, di qualità, sicuri ed efficaci;
  • Un fondo adeguato da investire nella salute;
  • Un'ottima leadership e governance.

 

Un sistema sanitario resiliente è necessario per fornire una copertura sanitaria universale ed in grado di garantire una risposta sia alle malattie che alla salute. Essi richiedono investimenti a lungo termine in sei aree:

  • Un numero adeguato di operatori sanitari preparati;
  • Disponibilità dei farmaci;
  • Sistemi informativi validi;
  • Infrastrutture valide;
  • Finanziamenti pubblici sufficienti;
  • un settore pubblico che fornisca servizi equi e di qualità.

 

L'obiettivo dei sistemi resilienti è quello di essere flessibili, adattabili e di apprendere, o meglio essere un'associazione che permetta l'apprendimento dei suoi membri.

Gli infermieri offrono un'importante contributo allo sviluppo ed al mantenimento della resilienza nei sistemi sanitari, contribuendo allo sviluppo dei servizi, alla supervisione e crescita dei membri del team, lavorando prendendo le parti del paziente,di coloro che li assistono e della comunità, raccogliendo dati ed orientando lo sviluppo delle prove di efficacia.

L'importanza della professione infermieristica a tutti i livelli del sistema sanitario è riconosciuta vitale per il rafforzamento del sistema salute. Hanno vitale importanza quali, membri dei team sanitari multidisciplinari nel ruolo di forza resiliente del sistema sanitario.

Sono nove le aree in cui gli infermieri giocano un ruolo fondamentale nel rendere forte il sistema salute, essi possono:

 

  1. Guidare e sostenere la formazione interprofessionale (interprofessional education, IPE) e la pratica collaborativa interprofessionale (interprofessional collaborative practice, IPCP). La collaborazione interprofessionale è una soluzione innovativa per rafforzare i sistemi sanitari. La pratica collaborativa interprofessionale (IPCP) crea del personale sanitario forte e flessibile con professionisti capaci di condividere le migliori pratiche cliniche di fronte alle opportunità e alle sfide.
  2. Dare voce a un paradigma e a un cambiamento operativo nell’assistenza sanitaria che bilanci l’assistenza orientata alla malattia con quella orientata alla salute delle popolazioni. Gli ordini del giorno e i piani globali “chiedono il riconoscimento del fatto che dobbiamo occuparci di salute e non di malattia”
  3. Identificare e portare ad esempio strategie globali e nazionali che affrontino la cattiva distribuzione del personale sanitario e la migrazione. Queste strategie dovrebbero essere basate su prove di efficacia e adattate al contesto locale. Dovrebbero affrontare la regolamentazione per la formazione infermieristica, la tipologia di abilità (skill mix), le condizioni e gli ambienti di lavoro, lo sviluppo professionale continuo e le progressioni di carriera.
  4. Rafforzare e differenziare le cure primarie. Le cure primarie (Primary health care, PHC) creano resilienza, efficienza ed equità nei sistemi sanitari.
  5. Assicurare una voce infermieristica forte in tutti i dialoghi che riguardano lo sviluppo e la pianificazione di politiche sociali e sanitarie. L’ICN crede che tutti gli infermieri debbano contribuire allo sviluppo e alla pianificazione delle politiche pubbliche connesse ai sistemi di erogazione dell’assistenza, al finanziamento dell’assistenza sanitaria, agli aspetti etici dell’assistenza sanitaria e ai determinanti della salute (ICN, 2008). Come gruppo, gli infermieri hanno un enorme potenziale per costituire e potenziare il proprio capitale politico.
  6. Considerare l’influenza della regolamentazione e della legislazione sul sistema sanitario e sulla pianificazione delle risorse umane in sanità. Poter contare su delle risorse umane per i sistemi sanitari significa avere personale infermieristico qualificato e competente, che sia in grado di rispondere ai bisogni delle popolazioni. L’ICN chiede che la regolamentazione del personale infermieristico sia adeguata allo scopo, trasparente, responsabile, basilare, flessibile, efficiente, rappresentativa e proporzionata.
  7. Disegnare e migliorare le infrastrutture per l’informazione e la raccolta dei dati per sostenere la revisione e la pianificazione dei sistemi sanitari. Partecipare in ricerche sulle risorse umane in sanità e in programmi di ricerca e valutazione dei sistemi sanitari al fine di creare e sintetizzare le migliori prove di efficacia. La ricerca infermieristica giocherà un ruolo importante per la pianificazione e lo sviluppo delle risorse umane in sanità e nel rispondere a domande sulle politiche richieste per rafforzare i sistemi sanitari.
  8. Partecipare in ricerche sulle risorse umane in sanità e in programmi di ricerca e valutazione dei sistemi sanitari al fine di creare e sintetizzare le migliori prove di efficacia. La ricerca infermieristica giocherà un ruolo importante per la pianificazione e lo sviluppo delle risorse umane in sanità e nel rispondere a domande sulle politiche richieste per rafforzare i sistemi sanitari.
  9. Considerare l’influenza di problemi complessi, onnipresenti, sociali e di genere come i determinanti della salute, la diseguaglianza e l’ingiustizia La ricerca sulle risorse umane in sanità indica che uno sbilanciamento sistemico di genere pone un’importante sfida al personale sanitario. I formatori e i dirigenti infermieri sono incoraggiati a promuovere l’uguaglianza di genere nei loro contesti di lavoro.

 

Questi fino sono tutti elementi in cui gli infermieri possono agire e lavorare per rendere resiliente il sistema sanitario, ma affinché abbiano la capacità di intervenire sui punti descritti, devono essere loro stessi resilienti e propositivi, essere in grado quindi di lavorare anche su stessi, sviluppando la resilienza personale, di notevole beneficio per l'individuo stesso e per il paziente, in quanto permette di mantenere il proprio benessere e la propria performance lavorativa anche sotto stress.

E lavorare oggi nel sistema sanitario, vuol dire operare in un contesto che genera stress, difficoltà da superare, organizzative, emotive. Avere un approccio resiliente non può che essere fondamentale per contribuire a rendere forte il sistema sanitario.

 

L'intero documento di cui ho cercato di cogliere i punti salienti e che potrete leggere in allegato, ha l'intento di fornire agli infermieri gli strumenti per contribuire a migliorare la resilienza dei sistemi sanitari.

Li pone al centro di un sistema complesso e ne evidenzia più volte il ruolo strategico in tutto il secolo passato ed in quello a venire. Gli infermieri possono e sono in grado di guidare il cambiamento, dovremmo innanzitutto prenderne coscienza noi, per poi farne prendere coscienza anche a chi governa il sistema sanitario ed all' Ipasvi che ahimè, non risulta essere illuminata come l'Icn che ha redatto il documento in questione.

 

Giornata internazionale infermieri. Ecco la mission della professione in un documento dell’International Council of Nurses. “Il cambiamento in sanità parte da noi” (QS)

Documento allegato