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Stress lavoro correlato. La Regione Sicilia emana le nuove linee guida

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/05/2016 vai ai commenti

NurSind dal territorioSicilia

 

A distanza di anni dall'emanazione del decreto legislativo n. 81/2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, finalmente la Regione Sicilia ha emanato le Linee Guida per la valutazione e la gestione dello stress lavoro – correlato.

Lo scorso 22 Aprile, sulla Gazzetta Ufficiale Regione siciliana, Parte Prima n.17, è stato pubblicato il Decreto del Dirigente Generale n.472 23 Marzo 2016, contenente per l'appunto le nuove “Linee guida del sistema di valutazione e gestione dello stress lavoro correlato nelle strutture sanitarie della Regione Siciliana”.

Il decreto legislativo 81/2008 pone una pietra miliare in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto, in accordo con quanto affermato dall'OMS, ovvero che “la salute è uno stato completo di benessere fisico, mentale e sociale e non assenza di malattia o di infermità”, introduce il concetto di salute psichica e non solo fisica, ponendo le basi per la garanzia di una tutela dei lavoratori attraverso un'adeguata valutazione del rischio stress lavoro correlato.

Il decreto, sancisce l'obbligo per i datori di lavoro di inserire tra i rischi che devono essere oggetto di valutazione anche quelli collegati alo stress, secondo gli Accordi Europei dell'8 ottobre 2004.

Esso riunisce in unico testo, le norme esistenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Il decreto si applica:

alla persona, sotto ogni aspetto,salute sicurezza, dignità, tenendo conto della provenienza geografica e del genere;

al lavoro, in qualunque forma svolto, in tutti i settori, sia pubblici che privati, a cui siano adibiti lavoratori dipendenti o equiparati.

Riconosce l'effettività della tutela della salute, diritto di chiunque, qualunque sia il rapporto o il contratto di lavoro.

Obblighi del DATORE DI LAVORO non delegabili sono :

valutazione dei rischi ed elaborazione del DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

la designazione del RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE DEI RISCHI.

 

Da cosa nasce l'esigenza di emanare il decreto in questione?

Nasce dal cambiamento del concetto di salute; accanto al tradizionale modello culturale secondo cui i rischi occupazionali per la salute e la sicurezza sono ritenuti essere correlati alle caratteristiche ambientali, strutturali e tecnologiche in cui viene svolta l'attività lavorativa, oggi si afferma il nuovo concetto di benessere non solo fisico, ma anche psichico dei lavoratori, connesso all'assetto organizzativo.

Lo stress è uno stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche e sociali, e consegue dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti.”

L'individuo è capace di reagire alle pressioni cui è sottoposto nel breve termine, e queste possono essere positive, ma di fronte ad una esposizione prolungata a forti pressioni egli avverte grosse difficoltà di esposizione.

Lo stress di per sé non è una malattia, ma una esposizione prolungata allo stress, può ridurre l'efficienza sul lavoro e causare problemi di salute.

Lo stress sul lavoro può dipendere da diverse cause:

Inadeguatezza premiale ( benefit , salari, servizi, contratti);

Inadeguatezza strutturale (agenti nocivi, ambienti, inidonei, macchine obsolete);

Inadeguatezza relazionale (rapporti mal gestiti in senso orizzontale e/o verticale);

Inadeguatezza organizzativa (turni, ritmi, pause e precarietà).

 

Patologie associate allo stress lavorativo sono: disturbi della funzione gastrointestinale come il colon irritabile, ritardo dello svuotamento gastrico, accelerato transito intestinale, comparsa dei sintomi dispeptici. Lo stress è spesso responsabile della genesi dell'ulcera peptica, della comparsa delle patologie infiammatorie croniche intestinali o ancora della comparsa di disturbi cutanei( psoriasi, dermatite).

Alcuni recenti studi psiconeuroimmunologici, avrebbero dimostrato che situazioni stressanti indurrebbero complesse manifestazioni neuroendocrine che, potrebbero modulare anche processi infettivi, allergici o addirittura neoplastici.

In situazioni di stress possono intervenire modificazioni dell'attività intellettuale con difficoltà a mantenere il ritmo di lavoro, comparsa di deficit mnemonici, attentivi, di concentrazione ed elaborazione delle informazioni.

Le reazioni d'ansia, frequenti, ove ci si accorga di non poter far fronte alle richieste di responsabilità, adeguatezza, urgenza, precisione e quindi alla conseguente comparsa di errori, ritardi e dimenticanze, possono determinare depressione, irritabilità, sofferenza e sensi di colpa.

Possono comparire disturbi del comportamento alimentare o abuso di sostanze psico attive (tabacco, alcool, psicofarmaci).

I disturbi del sonno sono di frequente evenienza in situazioni stressanti.

Anche il Burnout, quadro che descrive l'esaurimento fisico e mentale di operatori sanitari esposti allo stress, è una patologia stress correlata, che si estrinseca con esaurimento emotivo, distacco, perdita di interesse verso le persone con cui si lavora, disaffezione, intolleranza, sensazione di fallimento, apatia, aggressività, associato non di rado a sintomi psicosomatici, cardiovascolari, intestinali, cutanei e nervosi.

Riuscire a cogliere il fenomeno dello stress non è semplice, data la complessità del fenomeno, tuttavia un elevato assenteismo, un'elevata rotazione del personale, le continue lamentele da parte dei lavoratori, sono alcuni degli elementi che possono rivelare la presenza di stress da lavoro.

Lo stress lavoro correlato, non è solo motivo di deterioramento della salute fisica e mentale degli operatori, ma è un cospicuo costo finanziario per le aziende, dovuto alle assenze per malattia, alle richieste di cambi di mansione, agli abbandoni volontari del lavoro.

In campo sanitario inoltre , una ridotta efficienza psico- fisica, può determinare pesanti ricadute sulla qualità delle prestazioni offerte agli assistiti.

Da qui nasce l'esigenza di dare piena attuazione a quello che è stato il D. legislativo 81/2008, emanando le linee guida, di cui alleghiamo il documento e di cui daremo un breve sunto.

Le Linee guida emanate dalla Regione Siciliana prevedono l'individuazione, all'interno dell'azienda, di un Gruppo di Valutazione Aziendale, che sarà costituito da:

Datore di lavoro;

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;

Medico Competente;

Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza;

Psicologo con formazione in materia di Stress lavoro correlato;

Formatore esperto in SLC;

Responsabile dell'area Risorse Umane;

Ulteriori figure professionali necessarie, individuate dal Datore di lavoro, interne o esterne.

Il processo di valutazione si suddivide in più fasi, per le strutture sanitarie ad alta complessità, la valutazione sarà fatta per unità operativa e profili professionali.

 

La novità della fase di rilevazione dello stress è la valutazione oggettiva e soggettiva.

La valutazione oggettiva, ha come obiettivo l'individuazione di indicatori oggettivi, verificabili, di condizioni di lavoro potenzialmente “stressogene”; la valutazione soggettiva, consente di monitorare la percezione del rischio da parte dei lavoratori.

La valutazione soggettiva va misurata attraverso la somministrazione di questionari; le modalità di somministrazione di questi sono importanti quanto il loro contenuto.

Il lavoratore deve essere informato dello scopo del questionario, a questo devono essere fornite istruzioni e delucidazioni in merito, deve rispettare l'anonimato e deve essere somministrato durante l'orario di lavoro.

Il confronto delle due valutazioni consente così di ottenere una più accurata valutazione dello Stress lavoro correlato.

 

Raccolte tutte le informazioni, analizzati i risultati si può quindi intervenire laddove si sono individuati i fattori che hanno determinato lo stress lavoro correlato.

 

Altra innovazione che troviamo all'interno delle linee guida è l'attivazione di un “Punto di Ascolto S. L. C.” all'interno delle strutture sanitarie Siciliane.

Il punto di ascolto non avrà valenza terapeutica naturalmente, ma nasce con l'obiettivo di individuare i casi di stress, al fine di indirizzare il lavoratore verso l'unità di Psicologia, e permettere un 'analisi quantitativa e qualitativa di possibili interventi futuri per la gestione del rischio da stress correlato.

L'accesso al punto di ascolto è gratuito e vi possono accedere tutti i lavoratori delle strutture sanitarie.

Il team che guiderà il punto di ascolto sarà composto da figure individuate dal Datore di lavoro interne all'azienda:

Psicologo con competenza ed esperienza in merito allo stress lavoro correlato

medico competente.

 

Che la Regione Sicilia abbia fatto un passo nel futuro e verso il lavoratore?

Staremo a vedere, le linee guida, come un migliaio di altri decreti, potrebbero restare solo inchiostro su carta, senza una reale attuazione.

 

Fonte:Sicilia. Ecco le nuove Linee guida per la valutazione e gestione e dello stress lavoro-correlato nelle strutture sanitarie(QS) 

In allegato il testo delle linee guida

STRESS DA LAVORO E MOBBING