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Nursind Torino: 80mila ore di straordinario e 13mila giorni di ferie non godute per gli infermieri dell’ASL

La Redazionedi
La Redazione
Pubblicato il: 24/05/2016 vai ai commenti

Piemonte

Il Segretario Provinciale Nursind di Torino, Giuseppe Summa, denuncia la preoccupante situazione di sottodimensionamento dell’organico dell’ASL TO4, che si presenta simile anche nel resto della regione.

 

Nel documento sottoscritto da Summa, dal coordinatore regionale Nursind Francesco Coppolella e dal segretario aziendale Marco Boccacciari, gli infermieri degli ospedali facenti capo all’ASL hanno accumulato oltre ottantamila ore di straordinario e tredicimila giorni di ferie non godute, dati che peraltro non includono il personale del dipartimento di emergenza.

Una situazione che preoccupa fortemente il sindacato, il quale dunque si rivolge alla Direzione Generale dell’ASL per chiedere nuove assunzioni, almeno 100, secondo la stima di Nursind.

Una richiesta non solo formale, ma sostenuta da una serie di iniziative e di sit-in che il sindacato degli infermieri ha organizzato a Ciriè (oggi) e a Ivrea e Chivasso (nei prossimi giorni), occasioni in cui gli infermieri faranno sentire la propria voce di protesta contro questa situazione e che serviranno anche per fare informazione, soprattutto verso i cittadini, che pagano direttamente le conseguenze del sovraccarico lavorativo degli infermieri, insieme ai professionisti stessi.

Dal canto suo il Direttore Generale Lorenzo Ardissone replica al sindacato che, a un anno dal suo insediamento, l’Azienda ha assunto già 55 infermieri e 45 OSS, mentre altre 12 infermieri, 8 o.s.s., 5 tecnici di radiologia, 1 ostetrica e 10 medici verranno assunti prossimamente, a cui si aggiungono le sostituzioni di maternità e aspettativa.

Il DG minimizza in termini statistici i dati Nursind, evidenziando che, ragionando per media, ogni infermiere dell’ASL ha accumulato 8 giorni di ferie non godute e 53 ore di straordinario. Tuttavia ammette che il dato così esposto non è significativo, dal momento che la distribuzione non è omogenea e che emergono situazioni oggettivamente critiche in alcuni dipartimenti.