Iscriviti alla newsletter

Produttività con franchigia "Bonus/Malus" ed indennità in itinere. Accade all'Asp di Agrigento

Osvaldo Barbadi
Osvaldo Barba
Pubblicato il: 19/06/2016 vai ai commenti

SatiraSicilia

Rivoluzione epocale all’Asp di Agrigento.

 

Nonostante la bufera scatenatasi dopo che la rimodulazione ospedaliera ha generato la mobilità “selvaggia” di diversi infermieri dagli ospedali “minori” verso quelli “maggiori “ e soprattutto dopo che a Licata sono state bloccate le ferie estive ai Professionisti della Salute per carenza di personale (il “S.Giacomo d’Altopasso è interessato dalla rimodulazione) il direttore generale dell’ASP di Agrigento ha trovato la “panacea a tutti i mali.”

 

Ha istituito “l’indennità in itinere” e la produttività con “franchigia Bonus/Malus”.

 

Mentre la prima indennità riguarda gli infermieri la seconda è condivisa anche con gli utenti, nell’ottica della politica di Governance Sanitaria attuata dall’Asp di pirandelliana estrazione.

 

L’indennità in itinere sarà percepita dagli infermieri già a partire dal prossimo luglio ma sarà attribuita solamente a coloro che sono interessati dal provvedimento di mobilità interaziendale.

 

In pratica il Direttore Generale ha escogitato questa “alchimia” contrattuale al fine di evitare che, le già note criticità assistenziali degli ospedali minori interessati dal depotenziamento, possano tradursi in emergenza sanitaria assoluta a causa della mancanza fisica di infermieri.

 

Per quel che riguarda l’indennità in itinere essa prevede, oltre all’equo indennizzo economico, anche l’onere di fornire all’infermiere interessato dal provvedimento di mobilità un tablet con connessione internet ( a carico dell’ASP) dove saranno notificate (ora dopo ora) le criticità assistenziali cui il Professionista della Salute dovrà far fronte nel più breve tempo possibile.

 

In pratica nell’arco di una stessa giornata lavorativa, l’infermiere potrà sostarsi più volte da un ospedale ad un altro (nel rispetto dei 50 KM) su notifica della centrale operativa del 118 che invierà sul tablet aziendale, sia la posizione che il reparto di destinazione.

 

La novità assoluta di questa “genialata sanitaria” sta soprattutto nel fatto che, durante lo spostamento, l’infermiere potrà portare con se, a bordo della sua auto, i pazienti meno gravi (codice bianco o verde) che sono da ore in attesa al Pronto Soccorso per “traslarli” nella medesima unità dell’ospedale di destinazione al fine di permettere (qualora sia possibile) un abbattimento dei tempi di attesa.

 

Se l’indennità in itinere permetterà di ottenere mensilmente da cento a oltre mille euro in più al mese, cosa da non sottovalutare sarà la Produttività con Franchigia Bonus/Malus.

 

In pratica l’Asp valuterà a fine anno la Produttività aggiuntiva (oltre quella di reparto) cui ha contribuito il dipendente a raggiungere con la sua attività di TRASNFERT PAZIENTI che, nel caso di esitazione positiva, permetterà al dipendente di avere una forte scontistica nella R.C.A. della sua autovettura.

 

Anche gli utenti, chiaramente, sono interessati da questa rivoluzione epocale sanitaria agrigentina.

 

Coloro che valuteranno positivamente l’attività di assistenza e transfert messa in atto dall’ASP potranno beneficiare di un voucher, valido per se o per un familiare nell’ambito dello stesso nucleo familiare, per l’esecuzione immediata di visite specialistiche o esami strumentali che hanno lunghissime file d’attesa.

 

Nell’attesa di capire come andrà a finire questa storia, intanto si registrano fortissimi malumori sia da parte dei pazienti che dagli infermieri.

 

“L’ accusa” che lanciano entrambi coincide sia nei termini che nella forma: perché non ci si è pensato prima?????