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Piano Nazionale Anticorruzione ANAC 2016: indicazioni per Sanità, Ordini e Collegi

Chiara D'Angelodi
Chiara D'Angelo
Pubblicato il: 07/08/2016 vai ai commenti

Trasparenza

L'Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) guidata dal dott. Raffaele Cantone ha pubblicato il Piano Nazionale Anticorruzione 2016, che contiene tutte le linee di indirizzo e suggerisce tutti gli strumenti che l'Autorità ritiene utili al fine di garantire, nei servizi pubblici, che le attività svolte soddisfino la necessità di garantire il bene collettivo e, al contempo, si esplichino attraverso procedimenti trasparenti e scevri da ogni possibile conflitto di interesse che ne potrebbe influenzare la finalità pubblica.

 

Una parte del PNA è dedicata alla Sanità, settore già più volte indicato da Cantone come particolarmente sensibile e a rischio di influenze corruttive, oltre che soggetto a diseconomie.

L'ANAC rinforza la richiesta di trasparenza nei procedimenti, dalle nomine agli approvvigionamenti, all'accreditamento delle strutture private convenzionate, indicando alcuni strumenti efficaci in tal senso: trasparenza dei procedimenti, predeterminazione dei criteri di scelta e selezione, pubblicazione delle motivazioni delle scelte, rafforzamento del sistema di controllo interno dell'anticorruzione anche attraverso specifici percorsi formativi rivolti agli RPCT (Responsabili della Prevenzione e della Corruzione) e di tutti i soggetti coinvolti nei procedimenti collegati.

Livello di attenzione da innalzare sia per quanto riguarda gli acquisti (con parallela istituzione di un sistema di controllo dei fabbisogni e di programmazione da parte delle Regioni) sia per le nomine che, infine, per la rotazione del personale che deve essere finalizzata all'efficientamento dei servizi e non a logiche di tipo emergenziale o punitive.

Un capitolo specifico del PNA è dedicato agli Ordini e ai Collegi Professionali i quali, viene ribadito una volta in più, devono osservare le prescrizioni in materia di trasparenza e anticorruzione previste dalla legge 190/2012 e dal Dlgs 33/2013, e il Piano prevede dunque gli obblighi di pubblicazione e le relative modalità di attuazione in relazione alla natura dei soggetti, alla loro dimensione organizzativa e alle attività svolte, prevedendo in particolare modalità semplificate anche per gli organi e collegi professionali.

Ordini e Collegi, a livello centrale e territoriale, dovranno dotarsi di RPCT e piano anticorruzione, con particolare riguardo alle aree di attenzione indicate dall'ANAC, e applicare tutte le disposizioni previste dal decreto legislativo in materia di trasparenza (Dlgs. 33/13).

Ancora una volta quindi l'ANAC conferma l'applicabilità di queste norme alle organizzazioni professionali sanitarie, in quanto enti non economici di diritto pubblico, come già emerso nel 2014 durante il lungo ed aspro dibattito che ha visto partecipe anche e soprattutto Nursind nel sollecitare l'IPASVI ad uniformarsi a queste indicazioni.



Fonte: Quotidiano Sanità