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Luca Benci: un e-book gratuito per spiegare le ragioni del No alla riforma costituzionale

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/09/2016 vai ai commenti

EditorialiLa rubrica di Luca benci

 

Questa è l'ultima occasione, non ne avremo altre; l'ultima occasione di opporci ad uno Stato che ha perso la sua connotazione democratica.

Questa è la sola occasione che abbiamo per dire NO ad una riforma Costituzionale che di fatto cancella i diritti fondamentali dell'uomo.

Ce lo spiega chiaramente Luca Benci, giurista, nel suo libro: “In otto punti le ragioni del NO”.

Proprio perché tutti devono avere la possibilità di sapere cosa questo Governo sta ordendo alle spalle dei cittadini, e per un voto consapevole, Luca Benci di concerto con il suo editore ha deciso di distribuire gratuitamente l'E-book che allegheremo alla fine dell'introduzione di seguito.

 

Nel prossimo autunno, in una data ancora imprecisata, andremo a votare per il referendum sulla revisione costituzionale proposta dal Governo Renzi. Già in questa affermazione riscontriamo l’anomalia metodologica di come si è arrivati a proporre una riforma costituzionale. Piero Calamandrei, giurista e padre costituente, scrisse con grande saggezza che quando il Parlamento parla di Costituzione i banchi del Governo dovevano essere assenti.

La motivazione è intuibile: la Costituzione è la Carta fondamentale che non riguardano la stretta attualità o l’attuale maggioranza ma va ben oltre. Disegna le regole del gioco e ogni sua modifica non può che essere largamente condivisa.

In questo caso, invece, non è il solo, il Governo (non il Parlamento, proprio il Governo) è andato avanti a colpi di maggioranza creando una forte spaccatura, non sulle sue politiche, ma sulla riscrittura della Carta costituzionale.

La prima spaccatura la provocò il Governo Amato – centrosinistra – con la riforma a maggioranza del Titolo V, poi ci ha provato – non confermato al referendum – il centrodestra con una riforma complessiva, ora ci riprova il centrosinistra. Tutta la cultura costituzionale del 900 dello scorso millennio sembra essere messa in soffitta indipendentemente dallo schieramento politico. Chi è al Governo tenta di imporre le regole comuni del gioco.

Ho deciso di approfondire la materia e ho scritto un libro che l’editore ha voluto essere distribuito gratuitamente nel formato elettronico: “In otto punti le ragioni del NO al Referendum costituzionale”.

Abbiamo sentito e sentiremo molti commenti di natura strettamente politica sul Referendum, sulla permanenza al Governo dell’attuale Presidente del Consiglio – che, ricordiamo, ha promesso di dimettersi in caso di vittoria del NO – e altre considerazioni. In questo libro, in forma succinta per quanto possibile, ho analizzato le modifiche proposte – ben 47 articoli – in modo critico arrivando alla conclusione che si tratti di una proposta pasticciata, confusa, scritta malissimo (confrontate l’attuale articolo 70 e l’articolo 70 riscritto: il primo chiarissimo, il secondo lunghissimo e confuso.

Il disegno politico di fondo che si intuisce, oltre alla propaganda, è comunque la volontà di accentrare nelle mani del Governo la maggior parte di poteri, esautorare Parlamento e, ancora di più le Regioni, diminuire la rappresentanza tramite una legge elettorale che premia una minoranza con un premio di maggioranza irragionevole.

In sanità si profilerebbe un accentramento nelle mani del Governo e dello Stato e una forte compressione delle prerogative regionali.

Nell’ebook “In otto punti le ragioni del NO al Referendum costituzionale” potrete trovare, anche, il testo vigente e il testo che vuole modificare a fronte.

Buona lettura.

Luca Benci

In_otto_punti_le_ragioni_del_No.pdf