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Quale integrazione INRCA Ancona-Osimo senza la partecipazione attiva dei professionisti sanitari che la compongono?

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La Redazione
Pubblicato il: 21/11/2016 vai ai commenti

MarcheNurSind dal territorio

Il progetto d’integrazione tra l’INRCA e l’Ospedale di Osimo, si sta attuando e per gli operatori sanitari che lavorano giornalmente nei differenti presidi, non c’è la minima possibilità di partecipazione e condivisione dei percorsi gestionali, organizzativi descritti in varie delibere e determine a firma dei Dirigenti Genga per l’INRCA, di Marini per l’ASUR Marche e di Bevilacqua per l’ASUR Marche area vasta 2.

Eppure, lo stesso significato d’integrazione, sottintende una stretta collaborazione, condivisione d’intenti, con il fine dell’unificazione tra soggetti con differenti peculiarità. Strano che i nostri Dirigenti non conoscano quali strategie manageriali siano più convenienti per raggiungere l’obiettivo dell’integrazione tra due aziende sanitarie, che  i sacri testi  del management descrivono avvenire con la valorizzazione delle conoscenze e competenze delle risorse umane, professionali che le compongono.

Come mai i Dirigenti Asur Marche e dell’area vasta non si confrontano su questi temi con le Organizzazioni Sindacali?

Forse il Direttore dell’ASUR Marche area vasta 2 Bevilacqua Maurizio, non è a conoscenza del contenuto delle determine che firma congiuntamente agli altri Dirigenti? Questa ipotesi è sostenuta dalle sue stesse dichiarazioni effettuate durante gli incontri in RSU; dove ha sempre rassicurato le rappresentanze sindacali che in merito “all’integrazione INRCA – Osimo”, sarebbero state coinvolte e informate nel caso in cui i fatti siano di interesse aziendale; circostanza mai avvenuta.

Inoltre, nell’ultima determina 280DGN del 18/10/2016Recepimento delle UOCI di Chirurgia ed Urologia ed estensione della sperimentazione alle altre discipline presenti nei due presidi INRCA Osimo”, sono presenti alcuni errori, talmente palesi, che  sembra assurdo immaginare che i Dirigenti dell’ASUR Marche area vasta 2 non li abbiano notati e non conoscano i nomi dei propri dipendenti.

Infatti le inesattezze riguardano l’elenco delle attuali dotazioni organiche del personale del comparto sanitario dell’Ospedale di Osimo e la noncuranza degli accordi vigenti integrativi, firmati congiuntamente con le OO.SS.. Se ci avessero coinvolto, avremmo sicuramente evitato d’incorrere all’imbarazzo di scritture con contenuti impropri. Nella tabella degli operatori afferenti alla Unità Operativa di Chirurgia dell’Ospedale di Osimo, la svista è a riguardo sia del numero che del ruolo e funzioni di alcuni professionisti che nella dotazione minima di personale addetto all’assistenza h24.  

Nonostante il processo d’integrazione della chirurgia Osimo-INRCA, sia iniziato da più di 1 anno, gli amministratori delle aziende, non padroneggiano nel dettaglio la gestione del personale che le compongono. Questo è molto svilente e preoccupante per gli operatori sanitari, che apprendono di nuove fasi di sperimentazioni di altre unità operative, direttamente da determine confuse e approssimative.

Oltre ad alcune carenze, la determina 280 DGN del 18/10/2016, interviene pesantemente sulla conduzione organizzativa del personale, incurante delle disposizioni poste dal CCNL e dai pregressi accordi vigenti sulla mobilità, quando all’art. 8 annuncia “..il personale sanitario dirigente e afferente al comparto, è tenuto a svolgere la propria prestazione indifferentemente nei due presidi INRCA Osimo, secondo le esigenze organizzative in integrazione indicata dai responsabili di unità operativa e validati dalle direzioni mediche….”.

Se queste sono le direttive di principio che regolano l’integrazione, secondo i dettami della Dirigenza Sanitaria ASUR Marche e politica regionale, i professionisti sanitari degli Ospedali Osimo-INRCA, per il tramite dell' O.S. non esiteranno a dichiarare immediatamente lo stato di agitazione e sono pronti allo sciopero! Come professionisti sanitari e cittadini, siamo offesi nella nostra dignità, stanchi di subire passivamente la prepotenza di leggi e determine che incidono profondamente sui servizi resi alle persone e sulla nostra vita professionale e personale.

Chi amministra e dirige le nostre sorti, con superficialità, ha previsto ad  esempio il ricovero presso la pneumologia di Osimo di pazienti ad elevata complessità, in ventilazione non invasiva, nonostante un numero insufficiente di personale infermieristico; dalle ore 20.00 – alle ore 7.00 solo un infermiere in turno, ha serie difficoltà a garantire la continuità delle cure e la sicurezza; più volte è stata denunciata la situazione di criticità e mai consegnata una degna soluzione.

I professionisti sanitari si sarebbero aspettati  dal Direttore Marini dell’ASUR Marche e  Direttore Bevilacqua dell’ASUR Marche area vasta 2 una condivisione degli obiettivi, rispetto al processo d’integrazione, al fine di contribuire e partecipare alla pianificazione di un percorso che tenesse in dovuto conto della realtà; ciò che si può realizzare in concreto con le risorse umane esistenti.

È evidente che i sacrifici, sono richiesti solo ad una parte, è evidente che la nostra dirigenza creda che i professionisti sanitari del comparto possa compiere miracoli. No, purtroppo per i miracoli, non siamo attrezzati.