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NurSind Lucca: Serve personale sanitario, la AUSL Centro sta assumendo e noi a Lucca… “riorganizziamo”

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La Redazione
Pubblicato il: 15/01/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaToscana

Il tempo dei buoni propositi e delle promesse è finito, c’è la necessità di intervenire subito con l’assunzione di personale sanitario che permetta l’apertura dei reparti ospedalieri attualmente chiusi per carenza di risorse, utilizzando nell’immediato personale proveniente dalle agenzie interinali in quanto immediatamente disponibile ed avviare poi il percorso di stabilizzazione che prevede tempi più lunghi.

La ASL Centro lo ha capito finalmente ed ha comunicato, anche dopo ripetute nostre segnalazioni formali e pubbliche, che provvederà all’assunzione di personale infermieristico ed oss, reclutandolo dalle agenzie interinali per far fronte a questa grave emergenza che si sta protraendo da troppo tempo in quasi tutte le Aziende della Toscana, come del resto anche nella nostra ex A.Usl di Lucca.

Chiediamo alla Dott.ssa Maria Teresa De Lauretis di intervenire immediatamente per lo stanziamento di un budget da destinare all’assunzione di personale sanitario che permetta l’apertura dei posti letto attualmente inutilizzati. Solo in questo modo è possibile dare una prima risposta effettiva e reale all’emergenza in corso, invece di ricercare altre soluzioni organizzative ad isorisorse che non fanno altro che incrementare caos, malcontento, destabilizzazione fra il personale sanitario e soprattutto eludono risposte concrete ai cittadini bisognosi di cura e assistenza.

La chiusura dei 12 posti letto della Medicina d’Urgenza (ma che spesso dato l’alto afflusso erano anche 14) e la contemporanea apertura di soli 4 letti nei locali adiacenti al Pronto Soccorso porterà solo ulteriore disagio ai cittadini ed al personale sanitario che si troverà i locali già ristretti, ancora più affollati.

L’altra strategia aziendale di “bloccare” i ricoveri chirurgici programmati al fine di trovare nuovi posti letto per i pazienti in attesa al Pronto Soccorso, contribuisce ad allungare le liste d’attesa e non è più tollerabile, quando abbiamo cittadini bisognosi che già attendono mesi per poter essere sottoposti all’intervento di cui necessitano.

Come sempre si cercano soluzioni tampone e non risolutive. Si continua a “tirare una coperta corta”, troppo corta, da lungo tempo, a scapito della collettività e del personale sanitario che si è trovato, lo scorso giovedì, oltre a lavorare continuamente in condizioni estreme, anche costretto a collaborare per lo spostamento materiale dei vari pazienti ricoverati, strumentari, apparecchi elettromedicali, carrelli e quant’altro, dai vari reparti che sono stati per così dire “riorganizzati”. Si parla dello spostamento di quanto descritto dalla medicina d’urgenza al pronto soccorso e ai vari settings delle medicine. Un gran caos, momenti indescrivibili. Il personale sanitario, infermieristico ed oss, che con un minimo preavviso, quantificabile in ore, è stato trasferito in sedi lavorative diverse e purtroppo in questi due anni e mezzo dall’apertura del nuovo ospedale, sono stati numerosi i cambiamenti che il personale ha dovuto subire dettato dalle riorganizzazioni del momento.

Tutto questo non è più accettabile, non è più tempo di “cerimonie pubbliche” di tempi di “monitoraggio” post riorganizzazione e di parole, ma ci aspettiamo dei FATTI, fatti concreti e definitivi.

Auspichiamo che la prossima Conferenza dei Sindaci richiesta dal Presidente della Provincia Luca Menesini possa essere risolutiva al fine di ottenere l’assunzione del personale necessario all’apertura dei posti letto attualmente inutilizzati.

Ricordiamo e ribadiamo che, purtroppo, la profonda emergenza sanitaria coinvolge tutti i settori e servizi ospedalieri e che i cittadini e gli operatori sanitari hanno bisogno di risposte concrete.

Si rende pubblica la prima nostra nota dell’anno, del 12 gennaio 2017, l’ultima di una lunga serie, inviata al Direttore Aziendale, Dott.ssa M.

 

Teresa Delauretis e ai vari direttori responsabili (dott. Maccari, dott.ssa Macchia, Maielli e Pini), in cui si ribadisce la necessità immediata di assunzione di personale infermieristico ed oss per la ex azienda usl 2 di Lucca, mediante l’utilizzo di agenzie interinali al fine di attivare realmente nuovi posti letto nelle medicine ospedaliere, ripristinare i servizi interrotti e potenziare i posti letto nella terapia intensiva di Lucca, garantendo così un’adeguata risposta assistenziale all’elevata e crescente domanda di salute proveniente dalla ns. collettività.

In seguito a quanto accaduto recentemente, ci sorge spontanea una domanda: come mai nella Asl Centro i vertici aziendali hanno deciso, come riportato pubblicamente, di assumere mediante agenzie interinali, personale infermieristico ed oss per far fronte a questi problemi comuni a tutte le aziende, mentre i nostri vertici aziendali non accolgono le ripetute richieste fatte formalmente e pubblicamente? Forse, perché i cittadini e gli operatori sanitari afferenti a Lucca e alle Valle del Serchio non hanno gli stessi diritti di salute delle altre provincie, pur appartenendo alla stessa regione?

Lo stesso quesito lo estendiamo a tutti coloro che sostengono ed hanno riferito di essere interessati alla risoluzione di questo devastante problema e disagio che noi tutti stiamo vivendo, con la speranza che le richieste fatte in questa nostra nota siano supportate da coloro che ci stanno leggendo ed accolte dai vertici Aziendali della ns. preziosa A. Usl Toscana nord ovest.

 

Lucca, 15/01/2017

 

 

Il Direttivo Provinciale NurSind Lucca