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Presidente Mangiacavalli alla Ministra Lorenzin: il fardello della sanità non sia tutto sugli infermieri

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 18/02/2017 vai ai commenti

Editoriali

Autorevole sostegno della Presidente FNIPASVI Mangiacavalli, che interviene sulle questioni degli infermieri costretti a turni massacranti dalla protervia delle Direzioni Aziendali.

Si unisce al coro di proteste unanime del sindacato infermieristico NurSind e a quelli dei medici ANAAO, AAROI-EMAC, CIMO , degli stessi infermieri e colleghi, nonché dell’importante contributo di giuristi di fama quali Luca Benci; sui recenti fatti accaduti presso L’AOU di Ancona, che ha sottoposto a provvedimento disciplinare un infermiere perché ha richiesto il riposo dovuto dopo oltre 14 ore di lavoro su 24.

Anche la Presidente Mangiacavalli, con una lettera si rivolge direttamente al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a difesa della dignità dei professionisti e quella “assolutamente prioritaria dei nostri cittadini”, chiedendo il suo intervento incisivo e rapido, nel reintegrare le dotazioni organiche indispensabili al Servizio Sanitario Nazionale, perché non si può “gettare il fardello di tutte le responsabilità” sugli operatori sanitari.

Nella missiva richiama ad esempio il caso disciplinare dell’infermiere 60enne di Ancona e il licenziamento in tronco, dell’infermiera a Perugia, che durante il turno notturno si ipotizza essersi addormentata e non aver sentito l’allarme dell’incubatrice.

La FNIPASVI ha di frequente denunciato i rischi legati al progressivo aumento dell’invecchiamento del personale sanitario e la carenza strutturale delle dotazioni di personale, dovute al blocco del turnover. Le Direttive UE con le disposizioni sugli orari di lavoro e riposo per i lavoratori, stimano per l’Italia un necessario incremento d’infermieri di circa 20.000 unità.

Nelle aziende sanitarie a causa del numero insufficiente dei sanitari non è garantita la sicurezza delle cure e assistenza, oggi è ….”un fenomeno normale avere negli organici professionisti con più età elevate rispetto al passato. Elemento che però fatica a entrare nelle agende di chi si occupa di organizzazione…pensare…approcci manageriali/organizzativi innovativi quali il diversity management piuttosto che l’adozione di programmi…di formazione…e prevenzione del fenomeno.”

La salute degli operatori non è tutelata. Tutte le evidenze mostrano che per gli infermieri turni massacranti…” si traducono…in disturbi del sonno, problemi digestivi, stress, aumento del peso, malattie dell’apparato gastroenterico, effetti sulla sfera psicoaffettiva e disturbi cardiovascolari con un aumento del 40% del rischio di malattie coronariche.”

La sicurezza dei pazienti minata, oltre le 12 ore di lavoro, gli errori aumentano, quando gli infermieri sono costretti a turnazioni straordinarie, una analisi scientifica lo evidenzia chiaramente, il rischio d’incorrere in errori aumenta di 3 volte e più del doppio quello di realizzare un “quasi errore”.

Per assurdo le aziende sembrano non curarsi di queste gravi problematiche e spesso, invece di utilizzare il buon senso, impiegano strumenti impropri, fiscali e burocratici per giudicare la qualità del lavoro che non…..” si può misurare in minuti di presenza” senza considerare la tipologia di servizio da garantire.

“Colpa della carenza di risorse, colpa della carenza degli organici, ma a farne le spese non possono essere i professionisti che dedicano se stessi a far fronte come si può proprio a queste situazioni”.

 

Fonte

http://www.quotidianosanita.it/

 Lettera Presidente FNIPASVI al Ministro della Salute