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Piemonte. Delibera Regionale sulle assunzioni per Infermieri. NurSind: Vendono solo fumo. Invariati i tetti di spesa.

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La Redazione
Pubblicato il: 23/02/2017 vai ai commenti

Comunicati StampaPiemonte

Arriva la DGR n. 28 del 13.02.2017 sul piano assunzionile, le novità non sono affatto entusiasmanti.

Nella DGR si parla di assunzioni di infermieri, ma in realtà si tratterà solo di sostituzioni di personale andato in quiescenza ed i tetti di spesa resteranno invariatie. Di conseguenza la situazione nelle corsie, nei dea, sul territorio contiuna ad essere critica.

I Tetti di spesa saranno identici al 2016, con obiettivo di riduzione della spesa del personale del 1,4% rispetto al 2004, tranne per CDS il quale tetto di spesa fa riferimento alla legge di stabilità 2016, con vincoli ancora più rigidi. Sarà concessa la possibilità di deroghe da parte della Regione per comprovate esigenze la cui carenza comporterebbe pesanti ricadute.

I Tetti di spesa inoltre, dovranno tenere conto della DGR 1-600 sulla riorganizzazione ospedaliera, della riorganizzazione territoriale e del piano regionale di prevenzione. E’ evidente che gli infermieri che mancheranno all’appello saranno sempre gli stessi, e la situazione nelle corsie , nei pronto soccorso e nei servizi dei nostri ospedali continuerà ad essere critica Abbiamo assistito, nei mesi scorsi, ad annunci e proclami che come a solito sono stati disattesi.

Sono oltre 1500 gli infermieri che mancano in Piemonte, solo per poter garantire il rispetto della normativa europea in materia di turni di lavoro ed assicurare il minimo degli standard assistenziali a garanzia della sicurezza dell’assistito.

Si parla di deroghe per comprovate situazioni che già sappiamo saranno disattese. Ci chiediamo però a tal proposito quali sono i criteri che le Aziende utilizzano per determinare le dotazioni organiche nei diversi servizi, oltre ai tetti di spesa ovviamente che pare essere l’unico. Un dato non di poca rilevanza per la distribuzione del personale, anche quello attualmente a disposizione.

Riteniamo questo aspetto di primaria importanza. Una Regione che si dice all’avanguardia, dovrebbe dotarsi di uno strumento che possa calcolare il fabbisogno del personale in base agli esiti e a studi scientifici e non ad un generico minutaggio o addirittura neanche quello, nella maggior parte delle Aziende. Allora ci chiediamo come si fanno a calcolare le comprovate esigenze. Come viene distribuito e collocato il personale. In base a quali parametri e bisogni.

L’unico parametro è il tetto di spesa che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini, costringendo molti professionisti della nostra sanità a lavorare con la paura di disattendere il proprio mandato e anche di sbagliare.

La DGR parla inoltre di tener conto della riorganizzazione degli ospedali e della rete territoriale. Si sono tagliati 2000 posti letto e il risultato lo abbiamo visto nella continua emergenza dei pronto soccorso , visto che i pazienti non li abbiamo cancellati ma solo trasferiti su una barella e anche questi vanno assistiti.

La riorganizzazione degli ospedali, con il seguente taglio dei posti letto, prevede un potenziato del territorio, tutti concordi, ma con quali risorse di personale lo facciamo? Certo non con questi vincoli di spesa.

La situazione continuerà a pesare sul personale in termini di mancato rispetto dell’orario di lavoro, straordinari, utilizzo improprio e massiccio della pronta disponibilità e alto senso di responsabilità.

Le condizioni generali non potranno che peggiorare ulteriormente. La Sanità Piemontese si aspettava una risposta che non è arrivata. Il personale, gli infermieri si aspettavano certezze.

Abbiamo delle eccellenze, ma la sanità di tutti i giorni, quella delle corsie, dei pronto soccorsi, delle medicine , delle chirurgie, degli anziani, dei cronici, dei più deboli, continuerà a peggiorare. In Piemonte abbiamo acqua su marte mentre sulla terra si muore di sete.

Francesco Coppolella
Coordinatore Regionale NurSind Piemonte